MONTE SAN BIAGIO, IL NIPAF DENUNCIA OTTO PERSONE PER LOTTIZZAZIONE ABUSIVA E ABUSO D’UFFICIO

IMG_1522Conclusa l’attività di indagine del Nipaf sul Piano di Lottizzazione approvato dalla Giunta Comunale di Monte San Biagio con delibera n°37/2012, nonostante la non condivisione espressa dalla Regione Lazio per ben due volte, circa l’inadeguatezza dello strumento di pianificazione (Piano Quadro di Riferimento Principale per la redazione di piani di lottizzazione) approvato dal Comune per attuare le previsioni del Piano Regolatore Generale.

In particolare la citata Pubblica Amministrazione aveva proceduto con tale strumento a pianificare il comparto 16 situato in località Vallemarina nel quale si potevano realizzare solo strutture per attività commerciali – produttive.


Successivamente veniva autorizzato all’interno di tale comparto 16 l’anzidetto Piano di Lottizzazione presentato da F.B. e relativo a due strutture edilizie collegate da un portico avente finalità commerciali e nello specifico per la produzione e la vendita di prodotti tipici locali.

IMG_1527L’indagine, oltre ad accertare che l’edificio, avente destinazione commerciale, in realtà era stato adibito eslusivamente a villa per soddisfare meri interessi residenziali e non produttivi, evidenziava la non idoneità del Piano Quadro a sostituire un Piano Particolareggiato per il reperimento degli standard previsti per legge, con la conseguenza che anche il successivo Piano risultava approvato in violazione di legge, atteso che nella zona in esame si poteva edificare mediante piani planuvolumetrici convenzionati unitari che dovevano disciplinare organicamente e unitariamente l’edificazione dell’intero comparto 16 non potendosi attuare mediante singoli interventi edilizi.

Allo stato venivano deferiti alla Procura della Repubblica otto persone di cui i componenti della Giunta Comunale di cui alle Delibere n°37 e 88 del 2012 (solo i presenti) nonchè il dirigente del settore urbanistica che rilasciava il permesso a costruire n°1627/12 al F.B., il direttore dei lavori e il beneficiario del citato permesso a costruire, per abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva.