TARES, AD APRILIA LA STANGATA E’ ORMAI REALTA’

EPSON DSC pictureSe prima si parlava solo di voci e di supposizioni, adesso la stangata per le attività produttive apriliane per quanto riguarda la famigerata Tares, la tassa sui rifiuti che ha preso il posto della Tarsu, è realtà.

Le cifre si trovano nel Piano Economico Finanziario (PEF) per il 2013 dove vengono snocciolati i dati e le tariffe applicate per quest’anno. Un ristorante che nel 2012 pagava una tariffa a mq di 9,15 euro non 2013 in base a quanto proposto dall’amministrazione comunale pagherà 19,29 euro ovvero 10,14 che per un attività di 100 mq si traduce in 1.000 euro di aumento, senza considerare la maggiorazione statale e l’addizionale provinciale. Un supermercato a cui prima veniva chiesto 9,00 al mq ora dovrà pagare 13,13 euro al mq.


Dal Pef emerge che i costi complessivi che la raccolta dei rifiuti raggiungono 11.353.336,40 e il contributo chiesto alle attività economiche pari ad oltre il 40 % ovvero quasi la metà, tanto se si pensa alla ridotta quantità di rifiuti prodotti e conferiti da parte delle imprese apriliane.

“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”: questa la frase che secondo il consigliere Pd Monica Tommasetti riassume il comportamento dell’amministrazione comunale in merito alla Tares. Avevamo proposto proprio per evitare questa catastrofe di optare come consentito dalla legge di applicare alle sole attività economiche la tariffa corrispettivo ovvero un sistema che nel rispetto del principio “chi inquina paga” leghi l’entità della tariffa alla quantità dei rifiuti effettivamente prodotta, al fine di garantire un prelievo equo. Puntualmente l’amministrazione ha respinto la nostra proposta con le conseguenze che oggi leggiamo nel Pef”.

Nel Consiglio Comunale di lunedì 30 dove si dovrà discutere delle tariffe sarà presentata nuovamente la proposta del Pd “al fine di evitare alle imprese apriliane l’ennesimo salasso”.