AL VIA LA PRIMA STAGIONE DEI TEATRI RIUNITI DEL GOLFO

IMG_3508Due i segni importanti per la cultura del comprensorio del golfo di Gaeta presentanti questa mattina in una conferenza stampa aperta al pubblico presso il Teatro Remigio Paone: la prima stagione dei Teatri Riuniti del golfo e la III stagione del Teatro Partecipato.

Tre strutture, una pubblica, il Teatro Remigio Paone di Formia gestito dall’Ipab SS. Annunziata, una privata, il Teatro Ariston di Gaeta gestito dalla famiglia Simeone, il Teatro Bertolt Brecht di Formia guidato dall’omonima associazione.


Tre realtà importanti che hanno fatto la storia passata e recente del territorio: tre anni di attività aperta a tutti, simbolo della democrazia della cultura per il Remigio Paone, 60 anni di attività spesso controcorrente e coraggiosa del Teatro Ariston, 40 anni di teatro e 20 di scuola di teatro per il collettivo Bertolt Brecht.

Un primo esperimento rilevante che vede una programmazione integrata da un lato e una tradizione orami consolidata che rende merito alla vivacità culturale del golfo e non solo dall’altro.

Presenti il direttore dell’Ipab Giovanni Caprio: “Presentiamo oggi la stagione del teatro partecipato che riconferma il teatro Remigio Paone aperto a tutti. Non è stato facile passare da una gestione completamente gratuita ad un contributo sia per evitare la concorrenza sleale ma soprattutto perché non abbiamo possibilità di gestire la struttura senza aiuti. L’anno scorso il teatro è costato 117000 euro. Le amministrazioni pubbliche vivono una situazione difficile e non possiamo contare su loro investimenti”.IMG_3501

Maurizio Stammati, direttore artistico del Teatro Bertolt Brecht, ripercorre il percorso del collettivo e presenta le nuove stagioni: “i Teatri Riuniti sono la sintesi della nostra esperienza  soprattutto da sempre basata su un ponte di relazioni e sulla scelta dei compagni di viaggio. Anche quest’anno è confermata l’attenzione sui ragazzi con Famiglie a teatro al Remigio Paone e la stagione per le scuole 10 e Lode all’Ariston di Gaeta. Siamo in piena campagna abbonamenti per Senza Sipario, la rassegna che si aprirà con lo straordinario Alessandro Benvenuti”.

“Dal 1954 tutti giorni abbiamo aperto il teatro, acceso le luci nel cuore della nostra città” – afferma un’emozionata ed emozionante Rita Simeone – “Nonostante l’evoluzione di tante strutture in cinema e multisala noi abbiamo sempre conservato uno spazio teatrale e lo abbiamo difeso. La nostra stagione ospita tanti nomi amati dal pubblico da Biagio Izzo a Buccirosso. La collaborazione tra pubblico e privato è una novità molto positiva”.

Parole significative anche da parte di Ambrogio Sparagna, referente artistico del Remigio Paone: “ un esempio speciale e un modo fattivo per rispondere alla crisi, un modello da esportare non solo locale ma nazionale. Il teatro Remigio Paone ha  aperto le porte a tutti al di là degli ideologismi, la mia partecipazione ha un  senso di impegno civile, gli artisti possono contribuire a promuovere azioni di valorizzazione del territorio del nostro vivere quotidiano. La speranza è quella che questo teatro sia sempre pieno di gente come nelle scorse stagioni”.

Grande attenzione anche da parte del Comune di Formia, presenti l’assessore alla cultura Maria Rita Manzo e il sindaco Sandro Bartolomeo. Il vice sindaco ha espresso la sua piena soddisfazione verso l’iniziativa dei Teatri Riuniti: “il progetto va in piena sintonia con l’indirizzo dell’amministrazione, si pensa ad un distretto culturale.  A novembre, inoltre, un’assemblea con l’intento di riunire un coordinamento dell’associazionismo. Il 20 ottobre inaugureremo anche l’auditorium intitolato a Foa”. Sulla stessa scia continua il primo cittadino: “Il teatro Remigio Paone è tra i migliori investimenti dell’amministrazione, siamo in una villa romana del I secolo e devo ammettere che la realizzazione di una tale torre scenica al centro della città è stata possibile grazie alla variante della Regione di Storace. L’apertura di questo spazio ha rimesso in moto le attività dei gruppi, la cultura ha bisogno di spazi, una città culturalmente preparata è pronta ad affrontare bene tutto. Su questa strada in 5 anni possiamo fare grandi cose”.

Oltre 100 date per i teatri riniti del golfo, 50 per il teatro partecipato, tutte le fasce d’età coinvolte, eventi per tutti i gusti, dal cinema ai concerti, una carta dei teatri Riuniti del golfo che permette agevolazioni sui biglietti e nelle attività commerciali in collaborazione con il Centro Commerciale Naturale Le Due Torri.

In un’Italia dove i teatri si chiudono o si occupano, la realtà del golfo è una bella speranza culturale.