TERRACINA, IL TURISMO STRANIERO VOLANO PER IL CENTRO STORICO ALTO

DSC_0852Per il centro storico alto di Terracina sembra stia per cominciare una seconda estate. Merito soprattutto dei numerosi turisti stranieri diventati oramai degli habitué affezionati di quella parte della città.

Ecco, allora, che in questi ultimi scampoli di bella stagione tra i vicoli di Terracina alta ci si imbatte in scandinavi, svedesi, e norvegesi, ma non mancano anche russi, tedeschi, austriaci, francesi. Pochi gli americani; ci sono, invece, gli inglesi. Infine, anche toscani, piemontesi, veneti e triestini.


Ennesima conferma di come il turismo possa ancora rappresentare una voce essenziale dell’indotto locale, grazie al clima e all’immenso patrimonio storico che Terracina può vantare. Il turismo è economia, non ci sono dubbi. Saggia e lungimirante, dunque, quell’amministrazione che crede nella maniera giusta nell’accoglienza e potenzia e aiuta chi opera in questo settore.DSC_0866

Testimone diretto del turismo straniero è sicuramente Massimo Masci dell’enoteca ‘St.Patrick’, con la moglie Ivana Codemo, che negli anni è diventata una tappa immancabile per i turisti, soprattutto nord europei.

“Molti vengono qui da quasi 50 anni, come il medico viennese Gernot Urban con la sua famiglia, grande amico di Romano D‘Auria e ospite per la prima volta con i suoi genitori presso il Campeggio Anxur nel 1964 della mia famiglia Masci, al Salto di Fondi. Ritorna anche due volte l’anno da quando è in pensione, ama la storia locale, le mangiate di buon pesce e il vino”. Cose che a Terracina certamente non mancano.DSC_0844

Tanti sono i norvegesi che hanno comperato case nel centro storico alto, poco meno di una ventina di famiglie e spesso invitano amici e parenti con un ricambio continuo di nuovi ospiti.

Come Rolf Noras, dirigente dell’Istituto di Cultura della città di Stavanger, che aveva bisogno di un periodo di tranquillità per terminare dei documenti importanti ed è rimasto due mesi nella casa di Bjorn e Turid Amundsen, presenze oramai fisse in città, nella tranquillità assoluta che solo Piazza Cipollata può dare.

“La famiglia Bengt Sola viene da anni, ospiti dell’hotel ‘L’approdo’, ma adesso stanno per acquistare una casa nel centro storico. Lars Burman, svedese, possiede, invece, un appartamento nella parte bassa. Poi c’è Renata Sheppard Cardano, americana ma battezzata presso la chiesa del Santissimo Salvatore. Sua madre viveva al Salto di Fondi, fa la ballerina, ha vinto una borsa di studio a Torino e spesso viene a trovarci. Suo zio era Patrick Cardano, morto in un incidente, e proprio alla sua memoria abbiamo dato il nome al locale” continua a raccontarci Massimo Masci.

Poi ci sono Morten Bratlie, che viene con la famiglia dal 2007, e Willy Tore, psicologo di fama internazionale, proprietario di una casa nel centro storico, qualche anno fa ha organizzato un congresso proprio a Terracina.DSC_0862

Ovviamente, come per i residenti, anche per i turisti non sono tutte rose e fiori. C’è chi si lamenta per il treno che non c’è più, per i cassonetti stracolmi di rifiuti anche negli angoli più suggestivi della città, per le strade poco pulite, per il servizio taxi che quasi non esiste. Qualcuno non riesce a capire come mai tutti telefonano mentre sono alla guida di un auto e raramente qualcuno dà la precedenza anche se già sei sulle strisce pedonali.

Ma per fortuna il mare, la storia e le bellezze naturali ripagano di tutto. Almeno così è stato fino a oggi.DSC_0885