COMMERCIO ILLEGALE A FONDI E ALIMENTI SEQUESTRATI. INDAGINI SUI DESTINATARI DELLE MERCI

Un'immagine della merce sequestrata
*Un’immagine della merce rinvenuta*

Non solo la concorrenza dei discount, che spuntano come funghi. A Fondi, da un po’, il vecchio alimentari sotto casa, sempre più i crisi, deve fare i conti anche con una concorrenza finora inedita, almeno a quelle latitudini: il commercio fai-da-te all’insegna dell’ “Asian style”. Una concorrenza che viaggia su gomma.

Anzi, “tra” le gomme. C’era anche un copertone, infatti, nel retro del furgoncino adibito a market fermato lo scorso weekend – erano da poco passate le 21 di sabato – dagli agenti della Municipale in pieno centro storico. A fare bella mostra tutt’intorno la ruota di scorta, tra scaffali di recente installazione, prodotti tipici pakistani e thailandesi, indiani ed egiziani. Oltre che generi di prima necessità (e di dubbia provenienza) come pasta, farina, cereali ed olio. Casse di birra e bottiglie di alcolici in quantità.


Tutto conservato in condizioni igieniche da bollino rosso, con alcuni prodotti peraltro scaduti da tempo. Un minimarket su quattro ruote a tutti gli effetti, che, come appurato dalla polizia locale, effettuava consegne a domicilio agli stranieri di alcune delle più grosse comunità presenti in zona. Peccato fosse totalmente abusivo ed improvvisato, con ogni possibile conseguenza del caso per la salute del cliente di turno. Altro particolare: l’attività era fantasma. Di fatture, nemmeno a parlarne.

*Il comandante Mauro Renzi*
*Il comandante Mauro Renzi*

Logico, quindi, che per i due extracomunitari d’origine asiatica che erano a bordo del furgone, regolarmente residenti in città, sia scattata una consistente sanzione amministrativa, oltre al sequestro della merce, poi distrutta.

Un caso comunque non isolato, quello dell’altra sera: gli agenti diretti dal comandante Mauro Renzi stanno infatti monitorando da tempo l’attività di questi furgoni itineranti, che da mesi sfrecciano in lungo e in largo per il territorio comunale. Particolarmente attivi soprattutto nel cuore della città. Ed è proprio lì che si concentrerà il prosieguo delle indagini. Quel centro storico che, se una volta rappresentava il fior fiore del commercio fondano, adesso sta cambiando radicalmente volto, divenendo uno dei fulcri della recente immigrazione, con sempre più attività dal nome esotico che aprono i battenti. Attività legali a cui, come si è visto, se ne affiancano altre di tutt’altra natura destinate ad affossare ulteriormente la già fragile economia del negozietto di quartiere.