Sette mesi da incubo quelli descritti da una 26enne di Aprilia agli inquirenti. La giovane ha riferito di maltrattamenti e insulti subiti dal marito, di pestaggi compiuti da A.B., 31enne apriliano, spesso sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicofarmaci. Violenze andate avanti tra l’autunno del 2010 e la primavera dell’anno successivo e che avrebbero portato anche a veri e propri stupri nei confronti della donna, in un caso violentata
sotto gli occhi del figlio piccolo che, entrato nella stanza dove si stava consumando l’abuso sessuale, sarebbe stato scaraventato fuori dal padre con un calcio.
I maltrattamenti, infine, sarebbero stati inflitti da A.B. anche ai suoi bambini e alla figlia piccola sarebbe stato riservato anche “altro”. Un racconto che ha convinto gli inquirenti e che questa mattina ha portato il pm Maria Eleonora Tortora a chiedere e ottenere il rinvio a giudizio dell’apriliano. Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, ha disposto un processo per l’imputato e la prima udienza è fissata per il 25 febbraio prossimo, davanti al II collegio penale del Tribunale di Latina.
