MENSE SCOLASTICHE, MENO CAOS ALL’UFFICIO TRIBUTI. PER PAGARE C’E’ TEMPO FINO AL 31 OTTOBRE

La fila oggi all'Ufficio Tributi
La fila oggi all’Ufficio Tributi

Ha creato il panico la decisione dell’Amministrazione di abbandonare i vecchi buoni mensa scolastici e passare ai buoni virtuali. Dopo il panico di ieri all’ufficio tributi, oggi la situazione è tornata ad una parvenza di normalità.

Il 14 ottobre inizia il servizio di refezione scolastica: ad ogni alunno viene attribuito un codice personale ed una password che i genitori devono ritirare presso l’ufficio Tributi del Comune di Aprilia.


Il pagamento potrà essere effettuato, dopo il ritiro del Codice Utente, presso l’ufficio Tributi, ma solo con bancomat o carta di credito, comunicando il codice utente dell’alunno sul quale versare la somma. Altrimenti si può utilizzare il bollettino postale c/c n.13240049 intestato a “Comune di Aprilia – Refezione Scolastica-Servizio di Tesoreria” da ritirare sempre presso l’ufficio Tributi di piazza dei Bersaglieri. In quest’ultimo caso, il genitore, dovrà riportare sul bollettino il codice utente e poi recarsi con l’attestazione di pagamento presso l’ufficio Tributi per la registrazione della somma versata. Doppia fila, insomma.

Da metà novembre saranno attivi altri 6 punti di pagamento presso esercizi commerciali dislocati nel centro e nelle aree periferiche. Per ora, non si può fare diversamente.

Sarà cura del genitore visionare il sito del Comune di Aprilia per conoscere il punto di pagamento più vicino o informarsi presso l’ufficio Tributi.

C’è tempo fino al 31 ottobre per pagare il servizio mensa. Da lunedì 14 ottobre, e fino a fine mese, ai bambini verrà comunque servito il pasto, anche se il genitore non è andato all’ufficio tributi per ritirare il proprio codice. Due settimane di tolleranza che dovrebbero evitare nuove code agli sportelli.

I buoni pasto dall’anno scolastico 2012/2013 ancora in possesso delle famiglie saranno comunque ritirati dalla ditta che si occupa della mensa. Si può altrimenti andare all’ufficio tributi e “convertire” i buoni avanzati in “pasti virtuali”.