IL COMUNE DIFFIDA GLI EX DIRETTORI GENERALI MULTISERVIZI: RESTITUISCANO 4,5 MILIONI DI EURO

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La diffida stragiudiziale fatta dal Comune due settimane fa contro 27 ex componenti dei Consigli d’amministrazione della Multiservizi, ha finito per colpire anche i direttori generali che si sono succeduti alla guida della Multiservizi, a partire dalla sua nascita, quali presunti responsabili del danno arrecato all’amministrazione comunale” l’importo di 4.500.520,00 di euro.


La cifra richiesta dal sindaco è stata iscritta nel bilancio del comune in favore dell’Asam dopo la delibera di consiglio comunale n. 29 del 6 maggio 2011.

Quest’ultima ondata di diffide ha raggiunto anche il primo cittadino di Roccagorga, Carla Amici, che è stata la prima direttrice generale della Multiservizi. Carla Amici, che è stata l’autrice della relazione al bilancio consuntivo per l’esercizio 2004, evidenziava che l’anno finanziario chiudeva con una perdita di circa 2 milioni di euro. Carla Amici non fu la sola, anche il suo successore, il direttore generale Riccardo Mignani, nella relazione al bilancio 2005 mise in evidenza ciò che era stato detto nel 2003 dalla stessa dottoressa Amici. Idem Amedeo Avenale, che ha evidenziato in ogni occasione la disparità tra i costi dell’azienda e gli stanziamenti del Comune, sempre insufficienti.

“Carla Amici, consulente del Comune di Aprilia – spiega Carmen Porcelli, consigliere comunale di Sel – attribuì a delle cause specifiche quella vistosa perdita e cioè all’aumento del costo del personale dovuto all’adeguamento contrattuale, nonché le richieste di intervento che esulavano dal campo di azione e di servizio dell’azienda. Senza contare le assunzioni incontrollate che avvennero successivamente e che fecero lievitare ancora di più la voce costo del personale. Non si capisce come mai Terra che all’epoca dei fatti era assessore all’urbanistica e anche suoi attuali compagni di maggioranza ricoprivano incarichi in giunta, o in consiglio comunale, o addirittura lavoravano anche nella stessa Multiservizi, attribuisce le responsabilità a chi invece portava a conoscenza degli amministratori quali fossero i mali della Multiservizi. Forse Terra, all’epoca alleato di ferro di Claudio Fazzone e Michele Forte, era distratto e non aveva così a cuore il ‘bene’ della città a cui oggi, invece, sembrerebbe ambire anche a costo di scaricare chi lo ha sostenuto”.