Vestito da finanziere, si recava a casa di donne che esercitano la prostituzione e sotto la minaccia di arresti e perquisizioni estorceva prestazioni sessuali. S.T., 43enne originario di Procida ma residente tra Formia e Minturno, già noto alle forze dell’ordine per reati quali rissa, truffa, tentata rapina, ricettazione, insolvenza fraudolenta, appropriazione di titolo, nella mattinata di oggi è stato arrestato per estorsione, rapina e violenza sessuale dagli agenti del Commissariato di Polizia di Formia diretti dal vicequestore Paolo Di Francia in supporto dei colleghi della Squadra Mobile di Frosinone.
A suo carico due specifici episodi avvenuti nel settembre 2012 e poi denunciati da due donne residenti tra Cassino e Frosinone ma ulteriori verifiche sono tutt’ora in corso anche in provincia di Latina. A spiccare il mandato di arresto la Procura della Repubblica di Cassino, gip Marzano.
Utilizzando un cellulare intestato a un ignaro utente contattava le sue vittime tutte donne e dedite alla prostituzione. Spacciandosi quindi per un appartenente alle Forze dell’Ordine, dopo il contatto telefonico, raggiungeva le donne presso le loro abitazioni dove dichiarandosi incaricato di contestare un illecito, di fatto mai commesso dalla vittima, sottolineava di essere pronto a chiamare rinforzi per procedere all’arresto. Dopo aver provocato un forte stato di ansia alle donne, facendo infine leva sul loro senso di paura e le induceva a farsi consegnare ingenti somme di denaro oltre a contringerle a irrituali prestazioni sessuali.
Giusto un anno fa sempre S.T. era finito in manette, in quella occasione insieme al fratello, nell’ambito dell’operazione della Capitaneria di Porto denominata ”Tramontano” dal nome che il 43enne dichiarava di avere quando si spacciava per ufficiale delle Capitanerie di Porto e talvolta della Marina Mercantile, per ordire spregiudicate truffe “promettendo” lavoro nel campo marittimo.
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