SPIGNO, EQUILIBRI AL BILANCIO 2012. PAMPENA COMMENTA IL PARERE DELLA PREFETTURA

*Il Comune di Spigno Saturnia*
*Il Comune di Spigno Saturnia*

La vicenda risale a quasi un anno fa. Precisamente al 30 novembre 2012, quando durante la seduta di massima assise il sindaco Franco Simeone ritirò il punto all’ordine del giorno riguardante l’adozione dell’assestamento del bilancio di previsione dovuti alla mancanza degli equilibri di bilancio. Salvo poi approvare in Giunta le variazioni un’ora prima della scadenza, ritrovando quindi gli equilibri perduti.

Tutto regolare secondo la Prefettura di Latina, alla quale l’opposizione compatta si era rivolta per fare chiarezza sulla procedura amministrativa. Eppure quanto espresso dal Vice Prefetto Vicario non sembra aver soddisfatto il capogruppo del Pdl Carlo Pampena, che in una nota ha stigmatizzato il metodo di valutazione adoperato dallo stesso Ufficio Territoriale di Governo.


*Il consigliere Carlo Pampena*
*Il consigliere Carlo Pampena*

“Quando la decisione di merito di un ricorso è affidata allo stesso Comune nei cui confronti è stato presentato – spiega Pampena – il ‘Diritto’ è banalizzato e la democrazia bastonata. Dopo oltre cinque mesi dalla richiesta delle minoranze il Vice Prefetto Vicario risponde ai ricorrenti comunicandogli ‘che il Comune … con nota, che si allega in copia, ha fornito i richiesti chiarimenti dai quali risulta che la procedura seguita è conforme…’. Insomma, nessun esame della questione oggetto del ricorso da parte del Prefetto. Nessun atto di irricevibilità. Ha deciso il Comune. Il Prefetto, in pratica, ha fatto da passacarte”.

E non è tutto. Pampena ricorda anche un altro episodio: “Due anni prima – aggiunge il capogruppo Pdl – il Consiglio comunale, contrarie le minoranze, approvava il bilancio di previsione 2011 utilizzando l’avanzo di amministrazione per spese “ripetitive”, cosa non consentita dall’articolo 193 del Tuel. I consiglieri di minoranza ricorsero al Prefetto. Anche in quel caso, però, prevalsero le controdeduzioni del Comune. Poi ci lamentiamo dei disastri amministrativi”.