TENENZA A FONDI, UN NUOVO CORSO… IN DIFFERITA. RIASSETTO DELL’ARMA IN FASE DI STALLO

La stazione dei carabinieri di Fondi
La stazione dei carabinieri di Fondi

Una firma che tarda ad arrivare. E i giorni che, nel frattempo, scorrono. Non abbastanza per dar vita ad un piccolo giallo. Ma quanto basta per far nascere qualche ragionevole domanda. A quando il “restyling” delle competenze dei Carabinieri del sud-pontino, che solo pochi mesi fa sembrava cosa fatta? E chi sarà effettivamente a dirigere la futura Tenenza di Fondi?

Partiamo dal primo punto. A metà agosto, la notizia di una piccola rivoluzione nell’ambito degli assetti dell’Arma nella Piana. L’attuale Compagnia di Gaeta sarebbe stata declassata a Tenenza, dando il “la” ad un effetto domino che avrebbe portato la Stazione di Fondi anch’essa divenire Tenenza, lasciando Gaeta, passata sotto la Compagnia di Formia, e venendo poi accorpata alla Compagnia di Terracina.


Un nuovo corso che avrebbe dovuto prendere il via da settembre. E invece, quando ottobre si avvia a volgere al termine, di avvicendamenti e organici in rimpasto nemmeno l’ombra.

Almeno a livello ufficiale, per il momento nessuna battuta d’arresto. Quello della Tenenza rimane un progetto concreto. Eppure, potrebbe anche non essere proprio dietro l’angolo.

Manca ancora il placet formale del ministero competente e dei vertici nazionali dell’Arma. Le classiche firme. Che, almeno in teoria, potrebbero anche giungere a strettissimo giro di posta. Ma che allo stato attuale stanno slittando.

Uno stallo frutto della vecchia, patologica burocrazia-lumaca? Forse. Ma non è invece escluso,  visto che il riassetto è un’operazione di ben più ampio respiro che coinvolgerà più ambiti territoriali, in primis quello di Gaeta e Formia, un rinvio magari legato ad una qualche indagine di un certo spessore in corso o addirittura vicina alla chiusura.

Come è da prendere  in egual modo in considerazione, vista la carenza generale di risorse delle forze dell’ordine, dall’alto stiano temporeggiando in cerca della migliore strategia da utilizzare in termini di impiego di uomini e mezzi. Gli organici, numericamente, sono quello che sono. Come pure i mezzi. Vien da sé, quindi, che le alte sfere dei Carabinieri debbano quasi necessariamente attenersi ad una redistribuzione più che scrupolosa. La classica coperta corta di Linus.

Detto questo, quando la situazione uscirà dall’attuale stato di impasse, per quel che riguarda Fondi ai vertici dell’Arma potrebbe anche non esserci nessun passaggio di mano. Il nome designato come futuro comandante rimane sempre quello di Ivan Mastromanno, originario di Sermoneta ed ora responsabile del Norm di Mondragone. Ma, negli ultimi tempi, si sarebbero aperti anche spiragli per una permanenza di Emilio Mauriello: nel caso, vista anche la sua brillante esperienza decennale a Fondi, la Tenenza gli sarebbe affidata in qualità di luogotenente.

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