Nel corso della trasmissione Pianeta Nerazzurro, in onda su Lazio Tv, è intervenuto il portiere del Latina Alessandro Iacobucci, che ha analizzato i primi mesi nequesti primi mesi nel capoluogo pontino: “Questa è una piazza importante, in altre città si vive l’attaccamento alla squadra ma quando i risultati non arrivano, i tifosi si disamorano subito – le dichiarazioni raccolte da Tuttolatina.com -. A Latina, invece, anche dopo l’avvio negativo, il pubblico non ci ha mai fatto mancare il supporto. A livello personale, ammetto di non essere partito benissimo, soprattutto ad Empoli, poi col cambio di allenatore la squadra ha acquisito maggiori certezze ed ora siamo molto compatti. Sappiamo di avere qualità e siamo consapevoli di quello che possiamo dare, però non dobbiamo dimenticarci che siamo una neopromossa e che il campionato di Serie B è indecifrabile, basta poco per scalare la classifica o ritrovarsi in fondo”.
Iacobucci, pescarese doc, ha vissuto un sabato particolare all’Adriatico: “Entrare in campo e sentire l’inno del Pescara è stata un’emozione unica. Fin dal ritiro precampionato avevo messo nel mirino questa partita, volevo dare il massimo per vincere nella mia città e ci siamo riusciti disputando una grande partita. Abbiamo sofferto il loro gioco sulle fasce soltanto nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo, per il resto abbiamo avuto sempre il pallino in mano e con due passaggi arrivavamo in porta”. Sabato i nerazzurri saranno impegnati sul campo dell’altra esordiente in B, il Carpi di Stefano Vecchi: “Finché non raggiungiamo la quota necessaria, ogni partita sarà una sfida salvezza e quella di Carpi non fa eccezione. Dobbiamo andare lì e giocare alla morte per portare a casa un risultato positivo”.
Infine una battuta sui portieri del passato: “Come struttura fisica vengo paragonato a Peruzzi, il mio idolo, da tifoso interista, è Gianluca Pagliuca“.
