TASSA RIFIUTI A TERRACINA, IL SESTANTE CHIEDE L’ESENZIONE TOTALE PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

meno abbientiLa commissione congiunta Affari Generali e Bilancio ha approvato nei giorni scorsi il nuovo regolamento sulla Tares 2013 (prossimo anno si chiamerà Trise e comprenderà anche la copertura di altri servizi comunali oltre ai rifiuti). Poco o nulla è stato fatto per le famiglie che si trovano in stato di disagio economico. Dei 44 articoli approvati è passato anche l’articolo 29 che prevede uno sconto del 30% applicato ai nuclei familiari (per nuclei si intende anche un solo soggetto) che hanno un Isee non superiore ai 6000 euro.

La proposta era arrivata in commissione direttamente dall’amministrazione. Non ci risulta che siano state effettuate simulazioni sulle fasce meno abbienti, tantomeno che l’amministrazione abbia il quadro analitico e chiaro di quante e quali famiglie versano in uno stato di disagio economico partendo dai redditi più bassi e quindi dalla definizione dell’Isee. Per questo è nostra intenzione chiedere l’esenzione totale per tali fasce di reddito. Stiamo ragionando solo sulla forma, se farlo con un ordine del giorno oppure una mozione, magari accompagnata da una serie di firme di soggetti che sulla questione sociale combattono da anni.


Ci vengano poi a spiegare, amministrazione e maggioranza, che non si può fare. Ci vengano anche a dire di quale somma stiamo parlando che poi deve essere messa nella voce spese del bilancio comunale. Saremmo lieti di confrontarci anche sui numeri oltre all’opportunità di alleviare carichi e sofferenze sulle famiglie che non ce la fanno ad arrivare a fine mese. Aggiungiamo che la commissione Bilancio, riunitasi ieri (24 ottobre) per discutere e approvare il nuovo Piano economico e finanziario sui rifiuti non l’ha più fatto poiché il Pef ancora non era pronto. Ha solo iniziato a vagliare le tariffe. Si parla però di oltre 9 milioni di euro frutto del Pef dello scorso anno e della quota dell’appalto di quest’anno. Si parla anche di un 67% a carico delle famiglie, una follia.

Tutta colpa di una gestione dei rifiuti dissennata e di un appalto altrettanto folle. Le famiglie non sono state tutelate e garantite da nessuno, invece le categorie economiche della città, quelle maggiormente organizzate, sono andate come in processione davanti alla commissione congiunta per perorare le loro cause, anche quelle legittime perché anche loro in crisi ormai perenne. Ma il tema rimane la cifra complessiva del costo di gestione, è quella che fa aumentare le tariffe per tutti, perché quei 9 milioni e passa dovranno essere completamente coperti dalla città. Per questo quando abbiamo iniziato la battaglia contro il costo dell’appalto, e ancor prima sugli incredibili aumenti degli ultimi anni, volevamo scongiurare quello che poi sta accadendo in questi giorni. Continuiamo a sostenere che una sana ed efficiente gestione del servizio di raccolta e smaltimento può costare molto ma molto meno di quanto stiamo pagando.