La maxi-operazione antidroga per la quale il tribunale di Napoli ha emesso ben 47 ordinanze restrittive nei confronti di altrettante persone ritenute coinvolte a vario titolo nel traffico internazionale di stupefacenti ha interessato non solo la squadra mobile di Napoli, ma anche il Commissariato di Polizia di Formia i cui uomini hanno proceduto a notificare un provvedimento restrittivo ai domiciliari nei confronti di un 45enne, Daniele Capasso, da anni domiciliato a Minturno.
I provvedimenti rappresentano l’epilogo di un’attività investigativa svolta tra il 2004 e il 2006 e relativa al clan Cavaliere attivo a Torre Annunziata e al clan Falanga della vicina Torre del Greco.
Secondo le indagini i due gruppi malavitosi commercializzavano stupefacente proveniente dalla Spagna e la immettevano sul mercato. I carichi di droga, per lo più marijuana, venivano occultato all’interno di tir – solitamente impegnati nel trasporto di generi alimentari – e seguivano specifici itinerari per arrivare nel territorio napoletano.
Il 45enne domiciliato a Marina di Minturno avrebbe avuto il ruolo di trasportare lo stupefacente. Arrestato ad Orvieto nel 2004 il Capasso era stato trovato in possesso di 50 chilogrammi di marijuana. Ma per quei fatti l’uomo avrebbe scontato la pena comminata e, dopo essere stato affidato in prova ai servizi sociali, adesso era tornato in libertà e svolgeva nuovamente l’attività di autotrasportatore. Almeno fino a ieri, quando due pattuglie del Commissariato di Formia gli hanno notificato l’ordinanza restrittiva ai domiciliari da scontare nella sua abitazione di Marina di Minturno.
