”VALERIO: “OFFENDERE ME COME OFFENDERE FORMIA”. IL CONSIGLIO COMUNALE SI INFIAMMA SULLA DISCARICA DI PENITRO

intervento ValerioSi potrebbe dire che mentre il climax, il punto di maggiore tensione, era atteso alle prime battute di questo Consiglio comunale a Formia con le attese dichiarazioni del consigliere Valerio e delle opposizioni finora silenti riguardo alla bufera della fuoriuscita dalla maggioranza dello stesso Valerio, in verità il veleno è stato sulla coda.


A scatenare infatti l’ira del sindaco Sandro Bartolomeo, fino a quel momento piuttosto pacato, è stata l’interrogazione del consigliere La Mura relativamente alla discarica di Penitro e alle controverse indagini del passato e del presente.

*Sandro Bartolomeo facebook*
*Sandro Bartolomeo facebook*

Appositamente arrivato in Consiglio forse solo per fare quell’intervento verso la fine dell’assise. Sta di fatto che l’argomento è di quelli che in questi giorni fa innervosire in maniera piuttosto evidente il sindaco e la sua amministrazione fino a quel momento, a dire il vero, super operativa a rendere conto in diretta e on-line sui social network, di quanto stava accadendo relativamente ai punti che via via venivano votati. Proprio Bartolomeo e Marciano ma anche Talamas, Manzo e i più attivi.

Ma quando Bartolomeo ha dovuto replicare alle presunte responsabilità adombrate da La Mura sul suo conto relativamente al sequestro del 1997 alla discarica di Penitro, con la relativa richiesta della istituzione di una commissione di trasparenza su quei fatti, le accuse sono state rimandate al mittente mentre si aprivano applausi a scena aperta nei suoi confronti da parte della sua maggioranza.

*Amato La Mura*
*Amato La Mura*

Eppure si è trattato di un gioco piuttosto anomalo, un botta e risposta di ricatti dove sia La Mura che Bartolomeo continuavano a minacciare l’altro di dire tutto relativamente a fatti adombrati di reato. Così mentre Bartolomeo continuava a rivendicare che la commissione si dovesse costituire anche per analizzare quanto accaduto sulle lottizzazioni, sul piano regolatore di Purini e sui lavori pubblici della passata amministrazione, La Mura replicava contestando favori ad amici, clientele e cambiali elettorali pagate in questi primi mesi di amministrazione Bartolomeo Fatti che se verificati potrebbero configurare reati penali e che invece di essere pubblicamente denunciati, sono stati utilizzati dai due amministratori come ammonimenti a non tirare fuori scheletri dall’armadio. Un siparietto poco confortante.

*Giovanni Valerio*
*Giovanni Valerio*

Anche perchè il tema dell’illegalità era sino ad allora già stato piuttosto presente, non solo con l’attesissimo intervento del consigliere Valerio, al centro di una bufera di polemiche che lo riguarda relativamente a presunte gravi indagini nei suoi confronti, di cui, riferisce Valerio, sarebbe stato informato “informalmente”, anche se non dice da chi. Accuse rinnegate con forza dallo stesso consigliere. Un intervento nel corso del quale Valerio ha precisato un’altra cosa importante: “se non si è in maggioranza si è in minoranza”. Messaggio chiaro. Animi, a parte quello di Valerio, piuttosto tranquilli. Quantomeno bizzarro, invece, che il punto più atteso è stato quello più conciliante. Silenziose le minoranze, soddisfatte delle spiegazioni ricevute in camera caritatis dal primo cittadino.

Ma come detto il tema dell’illegalità è stato un filo rosso, anche quando si è approvato il nuovo regolamento di affidamento dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Stesso discorso per la delibera che avvia la riconversione sulla ripubblicizzazione del servizio idrico, sulla cui attuale gestione mista lo stesso Bartolomeo ha denunciato un vero e proprio carrozzone di assunzioni, spartizione di lauti stipendi e in cambio di troppi disservizi alla cittadinanza-utenza: immoralità verso l’utenza.

INCENDIO ARCHIMa il tema più ambiguo che ha preparato il terreno al bizzarro scambio di ricatti finale, è stato quello relativo all’aggiornamento del catasto sulle aree soggette a roghi. Altro argomento fonte di fortissimi attriti tra i due schieramenti da quando la passata amministrazione chiese addirittura il cambio di una legge nazionale per lottizzare un terreno sul monte di Mola dove costruire un’area residenziale. Un punto peraltro stranamente arrivato ad aggiungersi all’ordine del giorno solo negli ultimi giorni. Ancora una volta il tema è quello dell’edilizia, degli immobili, delle lottizzazioni, della compravendita di terreni e del piano regolatore. Un lungo filo rosso del quale si conosce chi regge un capo, mentre sono ancora oscuri interessi, personaggi e contiguità che si trovano all’altra estremità.