RIFIUTI AD APRILIA, LA ‘RIDA AMBIENTE’ OTTIENE L’OK DALLA REGIONE PER AUMENTARE IL VOLUME DA TRATTARE

rifiutiLa quantità di rifiuti da trattare nell’impianto gestito dalla “Rida Ambiente” ad Aprilia è destinata ad aumentare notevolmente. Dopo le polemiche esplose l’estate scorsa, il rischio che in terra pontina scattasse una situazione di emergenza e l’intervento delle istituzioni alla ricerca di una soluzione, la società apriliana ha superato il primo scoglio per arrivare all’incremento richiesto del proprio business, ottenendo l’atteso ok dalla Regione sulla valutazione di impatto ambientale. “Rida” dovrà ora ottemperare a una serie di prescrizioni per avere il definitivo via libera, ma la strada a questo punto dovrebbe essere tutta in discesa.

Nell’impianto di via Valcamonica vengono trattati i rifiuti urbani, non essendo più possibile portare in discarica il cosiddetto tal quale, e soltanto la parte che non è possibile recuperare finisce poi a Borgo Montello. Non riuscendo più la società, dovendo attenersi a un determinato quantitativo, a soddisfare le esigenze dei Comuni, in piena estate era spuntato il rischio che la sporcizia dovesse essere lasciata nelle strade, trovando poi una soluzione con il dirottamento di parte della spazzatura a Castelforte e Colfelice. “Rida” ha invece ora avuto parere positivo sulla compatibilità ambientale del progetto di ampliamento dal direttore della Direzione regionale infrastrutture, ambiente e politiche abitative, Raniero De Filippis.


Favorevole la Regione all’aumento delle quantità di rifiuti da trattare nell’impianto apriliano di recupero e trattamento di rifiuti solidi urbani e speciali non pericolosi, destinati alla bioessiccazione e trattati per produrre combustibile, il CDR. L’impianto dovrebbe arrivare a trattare 1320 tonnellate di tali rifiuti al giorno, per un totale di 409.200 tonnellate ogni anno, 235.600 tonnellate in più di quelle trattate sinora. Previsto poi un aumento dei reflui liquidi speciali non pericolosi da trattare.

Attualmente la “Rida” gestisce 110 tonnellate di tali rifiuti al giorno, per un totale di 40mila ogni anno, mentre dovrebbe arrivare a trattarne 480 tonnellate ogni ventiquattro ore, per un totale di 175.200 all’anno. Dovrebbe, infine, essere realizzata un’area di 9.800 metri quadrati dove stoccare 20mila tonnellate di CDR.