Nato come baby parking, con il tempo si sarebbe trasformato praticamente in un asilo privato non avendone i requisiti. Per questo motivo i carabinieri del Nas e l’Ispettorato del Lavoro hanno emesso un’ordinanza di chiusura nei confronti di una struttura di Terracina. Le forze dell’ordine hanno riscontrato una serie di irregolarità di natura prettamente burocratica, ci tengono a far sapere i titolari, una coppia del posto, che spera di riuscire a regolarizzare il tutto nel giro di una settimane per poter riaprire l’attività.
La visita di carabinieri e ispettore del lavoro si è verificata ieri all’ora di pranzo, mentre i bambini stavano mangiando.
Sono seguiti i controlli di rito alla fine dei quali sono state contestate diverse cose, per esempio il mancato accatastamento del locale, in una zona centrale della città, per l’attività a cui è stato adibito in questi ultimi 8 anni; l’orario eccessivamente lungo che farebbe prefigurare un’attività di asilo in piena regola; la presenza solo parziale dei titoli necessari ad esercitare; il personale impiegato.
Ai controlli era presente anche qualcuno del Comune.
Alla fine la struttura è stata chiusa per l’assenza dei requisiti minimi di legge.
Brutta sorpresa per i genitori dei bimbi, avvisati immediatamente dai titolari, e qualche immancabile disagio che i titolari sperano di poter risolvere quanto prima.
