ITRI, ZIO E NIPOTE BRACCONIERI NEL PARCO D’ABRUZZO

Le Guardie del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm), hanno individuato due bracconieri, zio e nipote, omonimi, uno residente a Itri (Latina), l’altro a Esperia (Frosinone), già denunciati per esercizio abusivo di pascolo vicino al Lago Vivo e Valle Cupella di Barrea. Nel corso di una perquisizione, disposta dalla Procura di Sulmona, le guardie hanno trovato crani di cervi e caprioli, oltre a pezzi di carne contenuti in vari sacchi di plastica.

[ANSA]


In un comunicato l’ufficio di Presidenza del Pnalm spiega che “Sulla scorta dei sospetti del  Servizio di sorveglianza  dell’Ente, le Guardie del Parco hanno messo in atto una serie di attività investigative, sulla scorta delle quali è stato accertato che i due facevano attività di bracconaggio ai danni della fauna protetta nel cuore del Parco. Non si esclude che dietro tali attività delittuose si nasconda un illegale e remunerativo commercio  di carne  e di crani di animali  di specie protetta. Questa operazione fa seguito, peraltro, ad altre brillanti azioni, con perquisizioni, nei mesi passati a seguito delle quali sono stati individuati altri bracconieri, sempre in zona di Barrea e nella Valle del Giovenco, regolarmente denunciati alla Autorità Giudiziaria”.