TERRACINA, BOCCIATO IL PIANO DEI RIFIUTI 2013 IN COMMISSIONE

rifiuti.phpQuello che avrebbe dovuto essere oggetto di discussione nella riunione delle commissioni congiunte 2^ e 7^, ovverosia il Piano Economico Finanziario del servizio di raccolta e gestione dei RSU, affidato alla Servizi Industriali, si è ridotto ad uno striminzitissimo documento redatto dall’Ing. Alfredo Sperlonga contenente voci macro unite a considerazioni rispetto alla cui attendibilità mancavano elementi idonei a suffragarle. Nel premettere che anche in questa circostanza le forze di opposizione hanno evitato che l’amministrazione si cacciasse nei guai impedendo che in consiglio comunale approdasse non il PEF ma, come scritto dall’ Ing. Sperlonga, nella seconda pagina del documento, la “relazione tecnica accompagnatoria del PEF……”. Fatto questo che avrebbe esposto l’amministrazione alle inevitabili conseguenze derivanti da impugnazioni che i cittadini avrebbero a ragione potuto produrre avverso le richieste di pagamento del servizio.

Dunque dopo aver costretto l’amministrazione comunale ad emendare il documento, previo assenso dell’Ing. Sperlonga – cassando almeno l’introduzione che presentava il documento come relazione tecnica accompagnatoria – , abbiamo iniziato a porre a quest’ultimo e all’amministrazione una serie di interrogativi frutto della comparazione tra il PEF del 2010/2011 – PEF Terracina Ambiente spa – e quello che ci veniva sottoposto alla discussione. Basti dire che il PEF del 2010/2011 – unico vero PEF degli ultimi quattro anni per analiticità e comprensione del servizio – discusso negli ultimi tre anni si componeva di circa 200 pagine oltre allegati; pagine nelle quali era riportato per ogni singolo servizio espletato il numero della mano d’opera occupata le voci di costo e soprattutto le modalità di espletamento. Niente di tutto questo compare invece nelle striminzite quattordici pagine, copertina inclusa, redatta dall’Ing. Sperlonga su incarico dell’amministrazione comunale.


Nel merito, come dicevamo, la comparazione eseguita su alcuni dei dati elencati nel PEF suddetto lasciava sconcertati atteso il divario notevole tra quanto ipotizzato nel PEF 2010/11 e quello in discussione con ad esempio il costo della pulizia del mercato settimanale – mercato del giovedì – che passava dai 55.000,00 euro del 2010/11 a 12.000,00 e cioè con un costo di poco più di 210,00 euro a settimana – 12.000,00/52 settimane – mentre per la pulizia di manifestazioni e sagre – pochissime nel corso dell’anno -veniva ipotizzato un costo molto più elevato ovverosia €. 47.067,93; altra macroscopica differenza, – al contrario in questo caso – , quella rappresentata dal costo della pulizia dei mercati giornalieri che passa dai 303.734,oo – PEF 2010/2011 – ai 72.043,00 di quest’anno. Stratosferica infine la cifra impegnata per la voce “ Servizio lavaggio bidoni carrellati/ cassonetti raccolta stradale e domiciliare” per il quale è stato previsto un costo di €. 319.605,93 a fronte dei 110.289,14 previsti nel PEF 2010/11. Giova allora chiedersi perché l’amministrazione non abbia voluto mettere i commissari nella condizione di valutare, voce per voce, come invece accaduto per il PEF della Terracina Ambiente, l’attendibilità del piano rispetto alla necessità che lo stesso sia funzionale a garantire un’efficace ed efficiente gestione del servizio, perché abbia nascosto e continui a nascondere – nonostante le richieste in tal senso avanzate dai commissari – le voci analitiche che lo compongono – ovvero avrebbero dovuto comporlo – l’offerta sulla base della quale la Servizi Industriali si è aggiudicata la gara e che avrebbero dovuto, correttamente, essere riportata nel PEF nella sua interezza. Non basta, a far si che di un PEF si discuta, come invece pretende di fare l’amministrazione, riportare in apposite tabelle il costo di ogni singolo servizio se non vi è indicata la mano d’opera che vi si intende adibire, il numero delle frequenze settimanali con le quali viene svolto, l’incidenza dei costi della mano d’opera e del materiale di consumo.

Forse si teme che il raffronto tra questo PEF e quello del 2011 possa evidenziare ben altre incongruenze in relazione all’insufficiente /inidonea articolazione di alcune voci di spesa – come per altro succintamente ma già emblematicamente rilevato nei raffronti su riportati – facendo emergere con maggiore platealità l’ingiustificato costo di un servizio che dai 7.300.000 del 2011 lievita con la Servizi Industriali a ben oltre i nove di quest’anno. Sarà un disastro per i cittadini e per le categorie produttive della città che si abbatterà su una più complessiva condizione di difficoltà economica determinata dalla crisi di cui la maggioranza non terrà cinicamente conto provvedendo a votare il PEF per salvare se stessa dal baratro in cui rischia di sprofondare e per ribaltare il voto delle commissioni congiunte che quel PEF nella seduta di ieri sera hanno bocciato nelle persone dei commissari Apolloni, Coccia, Palmacci Pietro, e Venerelli.
Agostino Apolloni
Vincenzo Coccia
Dario Venerelli
PD PDL SEL