In merito alla relazione esposta nell’ultimo consiglio comunale dall’assessore Marciano e in conseguenza dell’approvazione del bilancio e quindi della Tares, intervengono l’Ascom Confcommercio e il Centro Commerciale Naturale di Formia attraverso i propri rispettivi presidenti Gianni Gargano e Giovanni Orlandi.
“L’assessore Marciano ci ha convocati solo due giorni prima del consiglio comunale e praticamente in contemporanea con lo svolgimento della commissione Bilancio che stava discutendo, tra l’altro, proprio della “Tares”. Questo chiaramente ha notevolmente penalizzato lo spirito di condivisione di un argomento così importante e così devastante per le attività economiche della città sul quale si potevano con un po’ di buona volontà, trovare forse soluzioni meno drastiche.
L’Assessore ha finto di ascoltare e quindi non ha potuto comprendere la proposta fatta dalla Confcommercio e dal Centro Commerciale Naturale di Formia.
Le nostre associazioni non hanno mai menzionato i cittadini e non ci siamo minimamente occupati delle utenze “residenziali” della Tares, quindi non capiamo come, viste anche tutte le precedenti premesse, l’Assessore abbia potuto affermare che la nostra proposta avrebbe gravato sui cittadini con un costo maggiorato addirittura del 25%. Il possibile aumento del 25% è stato ipotizzato dall’assessore Marciano, quasi come un ricatto verso la città – imprese e cittadini – per rendere inevitabile l’introduzione della TARES. Rimaniamo basiti che un amministratore di sinistra faccia dei peana, delle vere esaltazioni, di una tassa che tutti hanno rinnegato fino al punto di averla abolita, perché dannosa, recessiva ed ingiusta socialmente in quanto penalizza alcuni e favorisce il mondo della finanza e delle banche.
E’ un gioco che non ci piace per niente quello di mettere i cittadini contro le attività produttive della città.
Così, come noi sappiamo che tantissimi cittadini sono in difficoltà economica, altrettanto vero è, che tantissime aziende sono a grave rischio di chiusura, quindi non ci sembrano argomenti da affrontare con tanta leggerezza e sufficienza.
La nostra proposta analizzava i dati ricevuti dall’Assessore limitatamente alle utenze “non residenziali” e si ispirava semplicemente a un principio di solidarietà tra le attività economiche che ci sembrava essere scontato in associazioni che devono rappresentare tutti e non solo i pochi.
In tutto questo i saldi della tassa che il Comune avrebbe incassato non cambiavano, c’era solo una più equa distribuzione che ammortizzava un po’ i paurosi aumenti che alcune categorie purtroppo dovranno subire.
Oltremodo, la proposta avanzata dalle Associazioni di Categoria presupponeva il mantenimento del regime di tassazione vigente nel 2012, con la TARSU perché previsto dal DL del 31/08/2013 convertito con la legge n. 124 del 28.10.2013 in quanto più equo per tutte le categorie ed i cittadini.
La cosa che ci dispiace é che l’Assessore ci ha fatto trascorrere un paio di ore a discutere dell’argomento Tares, ci ha fatto fare una proposta ma senza sforzarsi minimamente di comprenderla e di riportarla in commissione Bilancio. Ci meraviglia quindi la sordità dimostrata, che mostra il disinteresse verso i drammi e le difficoltà che vivono centinaia di commercianti ed imprenditori turistici presi nella morsa del calo dei consumi (i più bassi dal dopoguerra) e dell’aumento della pressione fiscale (il più alto in Europa).
Non è questo il metodo collaborativo che intendiamo noi e che stiamo invece, cercando di portare avanti con altri Assessori dell’Amministrazione, per altri argomenti altrettanto importanti.
Speriamo solo che l’assessore Marciano almeno si ricordi la promessa fatta di applicare a queste 4-5 categorie “martorizzate” l’abbattimento del 20% sul totale da versare”.
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***ARTICOLO CORRELATO*** (Formia, la relazione dell’assessore Marciano sulle modifiche Tares – 20 novembre -)
***ARTICOLO CORRELATO*** (Formia, Tares 2013. Per le associazioni commercianti: “Salasso sul turismo” – 19 novembre -)
