Omicidio Cerro a Fondi, l'autopsia rivela "colpita più volte alla testa e poi soffocata"

*Silvana Cerro*
*Silvana Cerro*

Colpita più volte con un corpo contundente e poi lasciata morire senza respiro, per via dell’improvvisato bavaglio – una federa e del nastro adesivo da elettricista – con cui i malviventi tentavano di non farla gridare. E’ spirata così Silvana Cerro. A dirlo, nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne, gli esiti dell’esame autoptico.

Si è svolto nel pomeriggio di lunedì, dalle 17 a pochi  minuti prima delle 19, dopo vari rinvii, presso la camera mortuaria del cimitero di Fondi, portato a termine dalla dottoressa Maria Cristina Setacci. Il medico legale incaricato dalla Procura, nel corso della necroscopia, ha rinvenuto diverse ferite e contusioni al volto, inferte con un oggetto contundente liscio a superficie dura.


*Achour Taleb*
*Achour Taleb*

Una qualsiasi suppellettile, ancora da identificare, trovata a portata di mano dagli assassini. Ma non è escluso possa trattarsi del tacco di una scarpa: è forte il sospetto che la donna, prima di morire, sia stata presa a calci in faccia. Ferite che verranno comunque analizzate con più calma grazie ai rilevi fotografici. E che, al di là del corpo contundente effettivamente utilizzato, non sono la causa del decesso, né tantomeno la concausa.

La Cerro è infatti deceduta per “asfissia dovuta ad insufficienza respiratoria acuta”. In altre parole è morta soffocata, come del resto già ipotizzato dagli inquirenti nei momenti immediatamente successivi l’omicidio. E’ stata anche ferita alla mano destra, probabilmente nel tentativo di difendersi.

*Salvatore Guglietta*
*Salvatore Guglietta*

Per avere un quadro definitivo e completo, si dovranno ad ogni modo attendere gli esami istologici sui campioni prelevati dalla salma, soprattutto per quel che riguarda i tempi che hanno portato alla morte.

La 57enne, originaria di Pontecorvo, verrà tumulata nel cimitero di Fondi. I suoi funerali, a cura della ditta “Di Crescenzo-Iannucci”, si terranno martedì pomeriggio nella collegiata di Santa Maria, a partire dalle 15.

Nel frattempo, è da segnalare un gesto di grande solidarietà per certi versi inaspettato. Gli amici di Megan, la figlia 13enne della vittima, che già di per sé viveva una situazione familiare travagliata, hanno organizzato in fretta e furia un evento benefico, presso il centro multimediale “Dan Danino di Sarra”. Un’esibizione rap come fulcro, con il lancio di una canzone su quanto avvenuto scritta appositamente da un amico della ragazzina, Mattia Cauda.

Il ricavato dell’evento sarà interamente devoluto a favore della 13enne, la cui famiglia versa in condizioni economiche tutt’altro che floride.

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