Centro della Cultura Popolare Terracinese nella Torre degli Azzi, assegnati i primi spazi

torre azziLe linee di politica culturale dell’amministrazione, volte a interagire e operare in rapporto sinergico con Enti, Istituzioni e realtà associative del territorio, rappresentano un percorso rilevante per le finalità pubbliche e l’interesse collettivo.

Su queste linee programmatiche la Giunta comunale guidata dal sindaco Nicola Procaccini ha avviato nel tempo, tra l’altro, azioni di valorizzazione dei propri siti monumentali, con operazioni di recupero della memoria storica, che sono nello stesso tempo anche volano per lo sviluppo economico e sociale del territorio.


La Giunta comunale, nella sua ultima riunione, richiamando un proprio atto deliberativo datato 28 marzo 2013 (n.117) ha dettato le linee guida per l’istituzione del “Centro della Cultura Popolare Terracinese” all’interno della Casa Torre degli Azzi di via Santi Quattro, recependo in toto la proposta formulata dal prof. Emilio Selvaggi.

Come si ricorderà l’amministrazione comunale approvò un disciplinare di organizzazione e gestione degli spazi posti all’interno della Casa Torre degli Azzi, con relativo schema di convenzione per il loro utilizzo e attraverso un avviso pubblico sollecitò le associazioni a presentare proposte progettuali.

Rispetto alla divulgazione dell’avviso pubblico e alle diverse proposte giunte per la loro valutazione, l’amministrazione  comunale ha ritenuto di scegliere la proposta dal “Piccolo Teatro Città di Terracina  “G. Nofi” e della locale Condotta dello Slow Food, riservandosi di attuare i progetti presentati anche attraverso il supporto del Comitato Scientifico di nomina Sindacale, così come previsto al punto 7 del disciplinare di organizzazione e gestione degli spazi della Casa Torre degli Azzi.

Alle associazioni individuate, per iniziare a operare in uno degli edifici di pregio della Città, non rimane altro che adempiere la sottoscrizione della convenzione con il Comune di Terracina.

L’associazione  “Piccolo Teatro Città di Terracina  “G. Nofi” e Slow Food – afferma il sindaco Nicola Procaccini –  sono le prime due realtà ad  essere accolte all’interno della Casa della cultura popolare terracinese, poiché i loro progetti rientrano nell’obiettivo  di conservare il patrimonio delle tradizioni terracinesi, sotto il profilo del dialetto e del  teatro popolare ed  enogastronomico.

Sono soltanto le prime due associazioni, altre arriveranno,  dopo che un comitato scientifico composto da persone che si sono sempre distinte per la loro competenza e passione nella cultura, nelle arti e tradizioni popolari, avranno selezionato altre realtà che ben sapranno interpretare il sentimento della rivalutazione e conservazione della cultura popolare terracinese”.