Terracina, gli studenti del 'Filosi' incontrano l'artista 'scortato' Giulio Cavalli

giulio cavalliE’ in programma per domani alle 11 presso il ‘Filosi’ di Terracina l’incontro tra gli studenti e l’artista ‘sotto scorta’ Giulio Cavalli per parlare di cultura della legalità.

Dopo aver fondato a Lodi la compagnia “Bottega dei Mestieri Teatrali”, firmando il testo e la regia di spettacoli “locali” come Il “Cantafavole Muto”, “Tetiteatro e un chicco di caffè”, “Carro Poetico”, “Pulvere de Katabatù” e “Filo Spinato” sale alla ribalta con lo spettacolo “Kabum!…come un paio di impossibilità” nel 2006, spettacolo teatrale sulla Resistenza italiana con la direzione artistica di Paolo Rossi.


Lo stesso anno produce anche “(Re) Carlo (non) torna dalla battaglia di Poitiers”, spettacolo sulla vicenda del G8 a Genova nel 2001 e sulla morte di Carlo Giuliani, e “Linate 8 ottobre 2001: la strage”, scritto insieme al giornalista Fabrizio Tummolillo, monologo sull’incidente aereo costato la vita a 118 persone, debuttato nel dicembre 2006 al Piccolo Teatro di Milano.

Del 2007 inoltre “Bambini a dondolo, dramma sul turismo sessuale infantile”. Dalla stagione 2007-2008 Giulio Cavalli è direttore artistico del Teatro Nebiolo di Tavazzano con Villavesco, nella provincia di Lodi. Nel 2009 mette in scena il monologo “Do ut Des”, spettacolo teatrale su riti e conviti mafiosi.

A causa delle minacce mafiose ricevute a seguito della messa in scena di quest’ultimo spettacolo, gli è stata assegnata una scorta. Cavalli prosegue nella sua denuncia delle collusioni e infiltrazioni mafiose con “RadioMafiopoli” e altri spettacoli.

Il 4 gennaio del 2010 gli viene assegnato il Premio Giovani Giuseppe Fava. Nell’ottobre 2010 esce il suo primo libro “Nomi, cognomi e infami” per la collana Verdenero di Edizioni Ambiente.

Nel 2011 in collaborazione con il regista Renato Sarti scrive e interpreta “L’innocenza di Giulio”, spettacolo sul processo al senatore Giulio Andreotti per i suoi rapporti con la mafia, spettacolo da cui nel 2012 è tratto il libro “L’innocenza di Giulio: Andreotti e la mafia”.

Nell’agosto 2013 un collaboratore di giustizia racconta il progetto per fare fuori Giulio Cavalli. L’indicazione arrivò nella primavera del 2011 da emissari del clan della ‘Ndrangheta De Stefano-Tegano.

In quel periodo Cavalli era già sotto scorta.