Decadenza Silvio Berlusconi, il voto dei Senatori pontini

*Silvio Berlusconi*
*Silvio Berlusconi*

Il 27 novembre 2013 passerà alla storia. Alle 17.43, quando il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha dichiarato la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, per il quale è scattata l’ineleggibilità dopo la condanna definitiva per il processo Mediaset, è finita un’epoca. Si sono conclusi venti anni di berlusconismo e di fatto la cosiddetta seconda Repubblica.

A quell’appuntamento con la storia non sono venuti meno i senatori pontini: quattro hanno votato per mandare a casa il Cav e soltanto uno ha cercato di salvare il leader del centrodestra. Tra quanti hanno respinto i 12 ordini del giorno che avrebbero lasciato la poltrona a Silvio B., andando poi a ingrossare le fila dei 195 che hanno decretato il go home, compaiono Claudio Moscardelli e Raffaele Ranucci, del Pd, e i pentastellati Giuseppe Vacciano e Ivana Simeoni.


A resistere solo Claudio Fazzone, esponente del centrodestra pontino, ma anche un fondano non fa primavera e per il Cav non c’è stato nulla da fare. Nelle pagine sulla fine del berlusconismo resteranno impresse le firme pontine.