Secondo round di interrogatori dopo gli arresti nell’ambito dell’inchiesta antidroga denominata “Balena Bianca”. Davanti al gip Lorenzo Ferri sono comparsi Andrea Lazzaro, Lorena Del Giudice, Romeo Alviti, Gualtiero Sandri, Giuseppe Sagliano, tutti di Latina, e Salvatore Petrossi, di Sabaudia, difesi tra gli altri dagli avvocati Sandro Marcheselli, Giancarlo Vitelli e Lucio Teson. Interrogatori in cui è prevalsa la linea del silenzio, con indagati che hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.
Per quanto riguarda poi Sandri, l’avvocato Vitelli ha riferito al giudice che per fatti oggetto anche dell’inchiesta “Balena Bianca” il latinense era stato arrestato nel 2011, trascorrendo un lungo periodo ai domiciliari, per poi essere sottoposto all’obbligo di firma.
Essendo le accuse di spaccio riferite proprio a quegli anni, il legale ha sostenuto che non vi sono ora esigenze cautelari per Sandri e ha chiesto al gip di rimetterlo in libertà. Con i sei interrogatori, il giudice Lorenzo Ferri ha intanto finito di ascoltare gli indagati per cui ha disposto la misura del carcere e dalla prossima settimana passerà a interrogare i sedici messi ai domiciliari.
Secondo il sostituto procuratore Maria Eleonora Tortora, noti pregiudicati e nuove leve si erano messi insieme per gestire una grossa fetta del mercato della cocaina a Latina, attività monitorizzata per due anni dai carabinieri del Nucleo investigativo provinciale e che avrebbe avuto come principale artefice Maurizio De Bellis, a cui sono stati anche sequestrati beni per due milioni di euro, in quanto ritenuti provento di attività illecite.
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