Monte San Biagio, faida "generazionale" in Forza Italia

*Il dissidente Basile*
*Il dissidente Basile*

Un vero e proprio scontro generazionale. Da una parte il rampante Augusto Basile. Dall’altra, il veterano Federico Carnevale, ovvero il più accreditato alla successione dell’attuale sindaco Gesualdo Mirabella. Stessa fazione, la rediviva Forza Italia. Ma personaggi opposti: il primo si vede come il nuovo che avanza, il secondo ha dalla sua una leadership locale conquistata negli anni. Sullo sfondo, le prossime elezioni amministrative, che a Monte San Biagio si terranno in primavera.

Il primo ad affondare è il giovane Basile. Aspirando alla candidatura per la poltrona di primo cittadino, se la prende con i “vecchi” della politica: “Nel nostro paese le cose non cambiano e non si vogliono cambiare”, dice. “C’è bisogno di un ricambio che non è togliere il padre e mettere il figlio o il giovanotto di turno senza idee, ma pianificare un progetto”. Ed ecco il dito puntato contro il “ritardo che ha portato Monte San Biagio a essere fanalino di coda dei Comuni della provincia, in termini di sviluppo e idee”.


Un ritardo che nel concreto si traduce, sottolinea Basile, nella mancanza di un piano di zona, di un piano urbano della mobilità cantierabile, di interventi di rilievo nella promozione del centro storico e di progetti mirati all’occupazione giovanile. “Una lista lunga, che ci obbliga a pensare ad un serio e doveroso rinnovamento”.

*Federico Carnevale*
*Federico Carnevale*

Fuoco alle polveri. Non si è fatta ovviamente attendere la replica dell’altro forzista Carnevale. Dai toni piccati: “Polemiche stucchevoli e prive di senso, quelle di Basile, totalmente avulso dalla realtà del paese”. E che tende a far tornare tra i ranghi il “rivoltoso”, bollando il suo exploit come un insieme di “proclami elettorali fini a se stessi”.

Innanzitutto, la questione opere pubbliche: “Sono state compiute, in particolare si veda il recupero del centro storico, dove dovrebbe farsi un giro per avere la fotografia della situazione”. Un accenno indiretto al fatto che Basile abbia vissuto per anni a Terracina, cui segue una smentita all’accusa della mancanza di progetti per Monte San Biagio: “Innanzitutto, abbiamo già un protocollo con la Provincia e i Comuni di Fondi e Sperlonga per il Piano di mobilità comprensoriale e sviluppo turistico sostenibile, progetto in fase di approvazione finale. Oltre a ciò, a livello urbanistico, gli strumenti attuativi per i piani particolareggiati risultano essere già approvati. Senza contare che Monte San Biagio, a livello regionale, se non nazionale, ha risultati eccellenti in termini di percentuale di rifiuti differenziati e riciclati. Record positivi che sono nostri, tutta un’altra storia rispetto ai ‘primati’ ottenuti nel vicino Comune di Terracina, ai quali dovrebbe ben guardare Basile”.

Il quale viene considerato come una sorta di intruso: “E’ bene che ognuno guardi a casa propria, ai propri problemi e non a quelli degli altri. Torni ad essere rispettoso, rientrando nei giusti toni. A Forza Italia non ha mai partecipato, né ha fatto mai parte del nostro consiglio comunale. Monte San Biagio non deve farsi spot elettorale per chi non ne conosce la realtà più intima, di chi se la canta e se la suona scaricando colpe sugli altri, di chi tenta le scalate senza fare scuola”.

Una “lezione”, quella di Carnevale, data sulla scorta dei risultati: “Negli ultimi quindici anni Forza Italia prima, e Pdl poi hanno avuto larghissimi consensi elettorali, tali da piazzare il nostro centro tra i primi a livello provinciale e regionale in quanto a percentuali raggiunte. Un’istantanea di come i cittadini abbiano espresso il proprio gradimento per come si sia amministrato. Consensi dei quali ha invece approfittato Basile per insediarsi dove lo troviamo oggi, nella segreteria del consigliere regionale Giuseppe Simeone, candidato espresso e votato dal Pdl di Monte San Biagio e non certo da lui. Perciò, getti la maschera, basta ipocrisie spicciole”.