Vittoria di Renzi alle primarie del Pd, il segretario dei Circolo di Itri mette i puntini sulle 'i'

renziRespinge il millantato credito di chi si arroga il merito della vittoria congressuale di Renzi e torna a mettere ordine all’interno del PD di Itri, il neo segretario Raffaele Fabrizio. Dopo alcune prese di posizione pubbliche che accreditavano Giovanni Agresti come lo sponsor vincente della mozione Renzi a Itri, Fabrizio interviene con una nota in cui saluta con piacere chi si avvicina al partito, ma stabilisce ruoli e tempi per autoproclamarsi leader dello stesso.

“Nel ringraziare tutti i cittadini e gli elettori che hanno segnato anche a livello locale il successo delle primarie per la elezione del Segretario Nazionale del PD, -si legge nel comunicato-  il Circolo di Itri respinge allo stesso tempo il tentativo di chi, già esponente politico di aree tutt’altro che vicine al Partito, prova ora ad apparire quale ispiratore del rinnovamento e protagonista del nuovo corso avviato da Matteo Renzi, nonché della sua indiscussa affermazione. Per dare maggior risalto al personaggio e quasi a delineare nuovi scenari per il futuro del PD, queste dichiarazioni sono state messe in correlazione sia con presunti placet già pervenuti dalle segreterie provinciali e regionali, sia con la supposta defezione dal partito del vicesindaco ed assessore  Italo La Rocca. Al riguardo il Segretario del Circolo, nella veste anche di responsabile del comitato pro Renzi, respinge con fermezza ogni possibile tentativo di inquinare il sincero spirito di partecipazione dimostrato dalla cittadinanza, a cui va riconosciuto tutto il merito del risultato,  e l’azione di rinnovamento del partito, concretizzata autonomamente lo scorso mese con l’elezione del nuovi organi direttivi locali, che ha anzi rafforzato l’unità e la coesione interna.


Quanto alle intenzioni ed alle prospettive di  assumere future leadership nel partito, enfatizzate sui quotidiani locali  da parte appunto dello stesso protagonista, poiché il regolamento delle primarie prevedeva una partecipazione aperta anche ai non tesserati, l’espressione di voto eventualmente pervenuta non può e non deve in nessun caso essere scambiata –conclude Fabrizio- come una implicita legittimazione a nuove investiture, tanto più alla luce dei principi di statuto e delle regole democratiche che governano il PD”.