Vicenda del quotidiano La Provincia, l'azienda ci ripensa sulla cassa integrazione. La denuncia del Cdr

La ProvinciaCi troviamo a stigmatizzare il grave comportamento dei rappresentanti di Effe Cooperativa spa che, a pochi giorni dalla firma dell’accordo per la cassa integrazione al 50% per TUTTI i lavoratori (la sigla dell’intesa è avvenuta in regione Lazio l’8 novembre 2013) ha ora improvvisamente cambiato idea e chiesto alle rappresentanze sindacali Cgil Slc e Associazione Stampa Romana di rivederne i contenuti.  Si torna a proporre la chiusura della redazione di Latina con la cassa integrazione a zero ore senza rotazione, ipotesi scongiurata dal suddetto accordo faticosamente raggiunto dopo mesi di tira e molla da parte dell’azienda. Tale prospettiva viene respinta fermamente dal Comitato di redazione a tutela della legalità, dei posti di lavoro e della dignità professionale di giornalisti e poligrafici che da mesi chiedono una parola decisa da parte di azienda, editore e direttore sul proprio futuro e su quello della testata senza alcuna distinzione territoriale.

Il Cdr denuncia senza remore come, dagli scioperi indetti dalla redazione di Latina a partire da giugno 2013, l’azienda abbia tenuto un comportamento di indifferenza e di continue mistificazioni rispetto alla reale situazione economica e finanziaria, lasciando intendere che la chiusura della redazione di Latina avrebbe almeno salvato i lavoratori che operano nel territorio in cui l’ormai famoso «socio di riferimento» Arnaldo Zeppieri detiene interessi economici e politici. Come Cdr denunciamo l’inerzia dei vertici aziendali, con l’intero Cda di cui anche il direttore della testata è parte, annunciando ogni azione anche LEGALE, che possa scongiurare azioni unilaterali in grado di modificare o peggiorare l’accordo in essere, con il rischio di far saltare la cassa integrazione per tutti i dipendenti delle sedi di Frosinone e Latina e di far pagare all’azienda stipendi pieni per quaranta lavoratori (29 giornalisti e 16 poligrafici).


Il Cdr denuncia, senza timore di smentita, il sistematico impoverimento dell’edizione di Latina messo in atto dai vertici di Effe Cooperativa,  teso evidentemente a fiaccare i lavoratori e a creare le condizioni di una chiusura scongiurata dall’azione sindacale ed oggi rimessa sul campo da notizie già note, prima su tutte il blocco dei finanziamenti. Prima che sia troppo tardi, il Cdr chiede ad Effe Cooperativa di saldare le spettanze di tutti i lavoratori diffidando il consiglio di amministrazione  dal deliberare decisioni palesemente illegittime.