Dalla Regione un tavolo sulle certificazioni mediche sportive

Rita VisiniLa Regione Lazio si impegna a organizzare un tavolo con tutto il movimento sportivo regionale sul tema delle certificazioni mediche obbligatorie per praticare l’attività sportiva. E’ quanto annunciato dall’assessore alle Politiche Sociali e allo Sport, Rita Visini nel corso del seminario promosso dall’Associazione nazionale impianti fitness e sport e dal Centro sportivo italiano.

“La legislazione nazionale è troppo confusa – spiega Visini – e al momento crea una discriminazione tra chi pratica lo sport in un’associazione o in una società dilettantistica ed è obbligato ai controlli e chi invece fa attività al di fuori di questo sistema senza richiesta di certificati. Il criterio per il quale viene richiesta una visita medica non può essere certo quello di avere o meno una tessera in tasca mentre si fa sport”.


Per l’assessore “mentre si aspetta che Parlamento e Governo facciano chiarezza su una normativa che è stata più volte modificata in questi mesi, la Regione Lazio può introdurre a livello regionale una disciplina delle certificazioni che tenga conto della tipologia di attività sportiva e non soltanto del fatto che questa sia praticata o meno in una organizzazione riconosciuta dall’ordinamento sportivo. Alcune regioni, come l’Emilia Romagna, hanno già aperto la strada intervenendo in questa direzione”.

“Per questo motivo – conclude Visini – mi farò promotrice di un tavolo che coinvolga la sanità regionale e le realtà dello sport del Lazio per ragionare insieme sul da farsi. Lo stile della Giunta è quello dell’ascolto delle istanze che vengono dal territorio e questo vale anche per il mondo dello sport, che noi vogliamo tutelare di più come fattore di promozione umana e inclusione sociale”.