Terracina, tre tecnici del Comune citati dalla Corte dei Conti per il parcheggio nel Montuno

lavori nel MontunoLa Corte dei Conti batte cassa a due dirigenti, di cui uno non più in servizio, e a un funzionario, tutti del Comune di Terracina. Qualcosa come 146 mila euro da risarcire alle casse dello Stato per la famigerata storia del tentativo di costruire un parcheggio seminterrato nel parco del Montuno, in una zona della città dove insistono numerosi vincoli archeologici e paesaggistici. Il tutto senza avere l’autorizzazione della Soprintendenza.

Erano i tempi dell’amministrazione del sindaco Stefano Nardi che aveva tutta l’intenzione di creare una settantina di posti in quello che è sempre stato considerato il polmone verde della città, il bellissimo parco di via Dante Alighieri. Un tentativo maldestro fin dall’inizio considerando che appena le ruspe cominciarono a sbancare la collina subito furono costrette a spegnere i motori perché, guarda un po’, venne fuori un muro reticolato quasi certamente di epoca Romana.


Del resto l’Archeoclub fin dall’inizio aveva gridato allo scandalo, denunciando immediatamente il ‘fattaccio’ alla Soprintendenza che a febbraio del 2011 bloccò i lavori. Ovviamente nel frattempo erano stati spesi già dei soldi i e lavori erano stati appaltati. 

Alla denuncia dell’Archeoclub si aggiunse anche quella dell’associazione ‘Terracina Rialzati’ e ben presto anche la Corte dei Conti s’interessò alla vicenda, chiedendo al Comune la documentazione completa e le relative autorizzazioni. All’appello mancava quella della Soprintendenza.

Adesso è arrivata la notifica per i tre, citati in giudizio e chiamati a comparire davanti al giudice il prossimo mese di marzo.

Intanto il Montuno è rimasto chiuso e sfregiato.