Crisi Cedis di Fondi, attimi di tensione al sit-in: dipendenti ‘schedati’

*Un momento della manifestazione*
*Un momento della manifestazione*

Hanno manifestato per buona parte della giornata di lunedì, i dipendenti rimasti senza lavoro per via della crisi della Cedis Izzi. Il sit-in degli ex dipendenti della società fondana e di quelli della ‘Pulynet’, che lavoravano nella piattaforma Izzi di Sabaudia, è iniziato intorno alle 8,30, per terminare poco prima delle 18. Si replicherà martedì, giorno della Vigilia.

Decine, le persone piazzate davanti il ‘Supergross’ di via Appia lato Monte San Biagio, tra bandiere, striscioni e volantini. Tutte o per buona parte ‘schedate’, a quanto pare. Lo denunciano gli stessi partecipanti alla manifestazione. Lo conferma il sindacato che ne tutela gli interessi.


*Uno dei manifesti 'della discordia'*
*Uno dei manifesti ‘della discordia’*

Nella tarda mattinata, infatti, c’è stato un momento di tensione, per un sit-in che comunque, nonostante la disperazione dei partecipanti, era ed è poi continuato ad essere pacifico. Gli animi si sono accesi perché qualcuno dei dimostranti ha notato, ad un certo punto, un uomo intento a fotografare volti e striscioni: come detto da alcuni degli ormai ex lavoratori, era “un uomo della proprietà”.

Da lì, qualcuno dei diretti interessati, non gradendo tutta quest’‘attenzione’, ha iniziato ad alterarsi, con l’intenzione di dirigersi verso l’improvvisato fotografo. A sedare sul nascere ogni possibile scontro, l’intervento degli agenti del Commissariato locale, che assieme ai carabinieri presidiavano dalla mattina la zona.

*Il 'Supergross'*
*Il ‘Supergross’*

“Anziché dare risposte concrete a queste persone, rimaste in mezzo ad una strada, la proprietà ha messo in atto un atteggiamento fatto di foto a partecipanti, striscioni e quant’altro”, dichiara Gianfranco Cartisano, segretario provinciale della Uiltucs, che alla manifestazione era in prima fila. “I lavoratori sono rimasti indignati. La stessa cosa era peraltro accaduta anche nel corso della prima manifestazione, quest’estate. A cui seguirono, da parte della proprietà, delle denunce”.

Ma perché, questo nuovo sit-in? Per chi non lo sapesse, lo spiegano gli stessi dimostranti in un volantino-fiume diffuso, nel corso della protesta, alle auto in coda ai bordi dell’Appia.

Lamentano in particolar modo la mancanza di chiarezza da parte dei vertici societari, di possibilità di compromessi atti a preservare almeno una parte dei posti di lavoro, oltre che la mancata corresponsione, ad oggi, di nessuna delle rate che i vertici Cedis, visti i problemi di cassa, si erano impegnati a dare per le liquidazioni.

“Vogliamo le nostre competenze salariali, vogliamo la nostra liquidazione, vogliamo sapere dove sono i nostri sacrifici, vogliamo sapere i dati e i numeri di questa crisi, mai ufficializzati”, recita la parte finale del ciclostilato.

***ARTICOLO CORRELATO*** (- Crisi della Cedis a Fondi, Forza Italia: “Intervengano le istituzioni” – 21 dicembre -)

***ARTICOLO CORRELATO*** (Ex lavoratori Cedis Izzi, vigilia di Natale in strada per manifestare le proprie ragioni – 19 dicembre -)

***ARTICOLO CORRELATO*** (Fondi, Tfr bloccati per i lavoratori del Cedis: “Ennesima beffa” – 1 dicembre -)

***ARTICOLO CORRELATO*** (VIDEO – 150 in strada per protestare contro i licenziamenti della “Cediz Izzi” – 8 agosto -)

***ARTICOLO CORRELATO*** (Solidarietà ai lavoratori Tecnoservizi e Cedis Izzi dal Consiglio comunale. Novità Tares – 2 agosto -)