“Una mozione non si nega a nessuno”. Il Sestante di Terracina di nuovo sul futuro di Morelle

rifiuti genericaAlcuni consiglieri comunali non sapevano nemmeno che fosse all’ordine del giorno; il sindaco non aveva ben chiaro di cosa si parlasse; eppure, ce l’hanno approvata, all’unanimità persino. L’Assemblea consiliare, infatti, ha fatto propria, nei giorni scorsi, la mozione presentata da noi del Sestante, dall’Ascom e dal Wwf Litorale Pontino per fare di quello di via Morelle un impianto di compostaggio di nuova generazione.

Una mozione non si nega a nessuno. Specie se il suo esito, per la complessità dell’iter e la difficoltà dei finanziamenti, deborda necessariamente l’angusto spazio di tempo nel quale sono soliti agitarsi cure ed interessi degli amministratori. L’evento della costruzione di un impianto di compostaggio, a consiglieri comunali, assessori e sindaco, deve apparire incombente tanto quanto lo spegnimento del sole tra cinque miliardi di anni. In fondo, non è questione che li riguardi, perché dire no? Non vogliamo essere ingrati e ringraziamo perciò i consiglieri comunali Vittorio Marzullo, Vincenzo Coccia e Agostino Apolloni che, con le loro firme, hanno consentito di portare la nostra mozione in aula. Ci ha però un po’ colpito apprendere che qualcuno dei gruppi consiliari non aveva neanche preso in considerazione la nostra proposta nelle riunioni di preparazione al consiglio comunale.


Il sindaco Nicola Procaccini, poi, nel suo intervento durante i lavori dell’assemblea, ha confuso senza turbamenti l’impianto di compostaggio con il centro di trasferenza, dando di quest’ultimo una fantasiosa spiegazione. Dibattito e voto in pochi minuti: il ciclo vitale della mozione rischia di essere ancora più effimero di quello di certi insetti. Il nostro documento, ora, riposa in pace negli atti del Consiglio, da dove temiamo che neanche le trombe del Giudizio Universale potranno tirarlo fuori. Vogliamo dire che ci toccherà andarla a riprendere dal cassetto-loculo nella quale è stata deposta, questa benedetta mozione, rianimarla, mandarla di nuovo tra i politici a chiedere attenzione. Ci toccherà ancora perorare la sua causa, sentendoli uno per uno, questi politici, pressandoli e blandendoli, come si fa con dei ragazzi svogliati, che non ne vogliono sapere di studiare, di fare i compiti, e se li fanno pensano ad altro.

Amici delle tante associazioni e comitati di di questa città, non capita così anche a voi? Non è forse vero che questa classe politica è quasi sempre di intralcio alle iniziative per migliorare servizi e qualità della vita dei cittadini? E se non è di intralcio, si limita a farsi trascinare come un rimorchio, così che il grosso dell’energia di ciascuno di noi se ne va per tirarsela dietro anziché per realizzare i propri obiettivi. Noi, è da più di un anno che ci insistiamo: c’è bisogno assoluto e urgente, che associazioni, comitati, cittadini allenati al sacrificio del proprio tempo e dei propri soldi per la “pubblica felicità” comincino a porsi il problema di come garantire a questa città una classe dirigente ed una rappresentanza politica adeguata. Questo, ovviamente, se non si preferisce essere condannati all’insignificanza operativa.

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