Case popolari all’ex Svar, i tempi si allungano

*Area ex Svar*
*Area ex Svar*

Le case popolari su via Piave possono attendere. Stop all’esproprio dell’area dell’ex Svar, disposto dal Comune di Latina per realizzare in quella zona 172 alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il Tar di Latina, dinanzi all’ennesimo ricorso fatto dalla Immobiliare Romagnoli, società proprietaria dell’ormai ex sito industriale, ha congelato i provvedimenti presi da piazza del Popolo.

L’ex Svar è da tempo al centro delle polemiche. La fabbrica dismessa, divenuta rifugio di disperati e tossicodipendenti, a lungo ha rappresentato una sorta di ghetto a due passi dal centro urbano, caduto infine sotto i colpi dei bulldozer. Il Comune ha poi deciso di realizzare lì case popolari, ha ottenuto il finanziamento dalla Regione, trovato l’accordo con le cooperative che dovranno realizzare gli alloggi, ma si è scontrato con la Immobiliare Romagnoli sul prezzo per l’acquisizione dell’area da riqualificare. L’ente pubblico ha così optato per l’esproprio, pagando meno della metà di quanto chiesto dalla srl.


La Immobiliare Romagnoli ha chiesto al Tar di annullare tutti gli atti del Comune, a partire proprio da quello dell’esproprio, e ora, con un proprio decreto, il presidente del Tribunale amministrativo di Latina, Francesco Corsaro, ha sospeso il provvedimento impugnato.

Il Comune non potrà prendere possesso dell’area della ex Svar, o almeno non potrà farlo fino al 9 gennaio, quando il ricorso verrà discusso davanti ai giudici del Tar, che dovranno decidere se congelare o meno, in vista di un possibile annullamento, gli atti impugnati.