Il Cusani-pensiero viaggia su Twitter. E lì è ancora presidente

cusaniUn presidente è per sempre. Messo fuori dalla Provincia e dal consiglio comunale di Sperlonga, tecnicamente fatto decadere in base alla legge Severino, avendo riportato due condanne di primo grado per abuso d’ufficio, Armando Cusani non sembra rassegnarsi all’idea di non essere più il numero uno. Non  appare preoccupato neppure della citazione a giudizio ricevuta dalla Corte dei Conti per danno erariale, ovvero sperpero di denaro pubblico. E visto che ormai la realtà virtuale supera quella reale, continuando ad essere indicato come presidente dell’ente di via Costa e come consigliere dell’assise della sua città sui siti internet dei rispettivi enti, continua a fare il presidente via Twitter.

Il prefetto Antonio D’Acunto ha tolto le poltrone all’(ex?) uomo forte del centrodestra pontino, ma non gli ha potuto togliere il diritto di cinguettare. Sul suo profilo, nel popolare social network, Cusani ha così mantenuto la qualifica di presidente e non passa giorno senza che lui si interessi delle sorti delle Province. Il bersaglio preferito dell’ex numero uno di via Costa è il ministro Graziano Delrio, l’uomo che si è messo in testa di eliminare una volta per tutte le amministrazioni provinciali. Gli enti inutili in Italia, per Cusani, sono tanti, tantissimi quelli che dovrebbero essere cancellati perché fonte soltanto di sprechi, ma nella battaglia anticasta le Province devono essere escluse. Il presidente rimosso twitta e ritwitta sull’argomento. Lo ha fatto anche il giorno di Natale.


Il Cusani-pensiero è chiaro: eliminare le Province porterà solo costi maggiori per lo Stato. La soluzione? Ridurre i parlamentari, i privilegi, creare macro regioni, tagliare le auto blu, cancellare i rimborsi, via tutto insomma, ma gli enti come quello di via Costa no. Guai a criticare le Province. L’ex presidente è subito pronto a twittare che non sono centri di potere, ma centri che forniscono servizi e che senza quegli enti l’Italia avrà problemi con la stessa Europa. Un cinguettio è stato fatto anche direttamente a Delrio: “Delrio regala all’Italia il caos istituzionale. Buon Natale ministro”.

Cusani insomma sembra proprio che sia ancora un presidente, un presidente cinguettatore.