Proposta di riperimetrazione dell’area Mab Unesco del Circeo approvata dagli Enti

Parco del Circeo
Parco del Circeo

La proposta di riperimetrazione dell’area Mab Unesco del Circeo, formulata secondo le nuove disposizioni stabilite dall’Unesco, è stata approvata d tutti gli Enti territorialmente competenti. Infatti il 23 dicembre la Giunta della Regione Lazio (delibera N. 498) ha chiuso il cerchio delle determinazioni che andavano assunte entro la fine dell’anno. Prima della Regione avevano deliberato le Giunte della Provincia di Latina (20 dic. N.35) e dei Comuni di San Felice Circeo (12 dic. N. 242), di Latina (5 dic. N. 677), di Sabaudia (3 dic. N. 74) e di Terracina (30 ott. N. 399).

La nuova riperimetrazione è stata discussa in seno alla Comunità del Parco Nazionale del Circeo (quindi con tutti gli Enti che l’hanno poi deliberata) ed è stata predisposta dagli uffici tecnici dell’Ente Parco e riscontrata con gli uffici tecnici dei Comuni competenti. Questa non comporta alcuna apposizione di nuovi vincoli, estende la Riserva della Biosfera UNESCO dalla foresta alla fascia costiera comprendendo anche i laghi costieri e il promontorio del Circeo e crea intorno una fascia di rispetto comprendendo anche importanti zone agricole esterne al Parco. L’impegno che le Istituzioni si stanno assumendo nei confronti dell’Unesco è quello di mantenere, rafforzare, promuovere e valorizzare le caratteristiche ambientali, naturalistiche, paesaggistiche e culturali di questi territori. Pertanto occorre adesso che gli Enti indichino le iniziative che in tal senso intendono assumere attraverso un accordo di programma che necessita di rapidi tempi di approvazione, auspicabilmente entro gennaio. Solo questo completerà gli atti necessari all’UNESCO per rinnovare il riconoscimento della Riserva Mab (Man and Biosphere).


“Non abbiamo mai colto le opportunità in un riconoscimento Unesco che già avevamo” ha dichiarato il Presidente del Parco del Circeo Gaetano Benedetto. “Forse perché essendo stato sino ad oggi legato alla foresta era percepito come un riconoscimento di un qualcosa appartenente ad altri, già tutelata e comunque non legata ad iniziative di sviluppo di competenza degli Enti Locali. L’estensione del perimetro apre nuove prospettive. Trattandosi sostanzialmente di un marchio di qualità territoriale incrocia potenzialmente l’offerta turistica, quella storico culturale, quella dei prodotti; crea inoltre occasioni per ricercare finanziamenti per progetti di tutela e di sviluppo sostenibile legato alla fruizione del territorio, alla conoscenza dei valori in esso presenti. Per questo è giusto che l’UNESCO chieda non solo la definizione dei territori interessati secondo precisi parametri di riferimento, ma chieda anche un impegno coerente degli Enti compenti per una gestione di questi territori in una chiave di sostenibilità che deve avvenire con la partecipazione della comunità locale. In questo senso l’accordo di programma su cui a gennaio bisognerà lavorare rappresenta anche un’occasione per rilanciare proposte che dovranno successivamente essere progettualizzate e costituire riferimento per l’allocazione o la ricerca di nuovi finanziamenti. In questo quadro l’Ente Parco intende svolgere un ruolo propositivo e di supporto cercando sin da subito di dar gambe a quanto già discusso e condiviso con gli Enti locali in sede di redazione del Piano del Parco. Intanto” conclude Benedetto “un vero e profondo ringraziamento e riconoscimento va espresso agli Enti che hanno approvato la nuova perimetrazione: hanno dimostrato che esiste una nuova capacità di dialogo e confronto oltre che possibilità di collaborare su obiettivi comuni. Un ringraziamento anche al Ministero dell’Ambiente
e al Corpo Forestale dello Stato che hanno puntualmente seguito l’iter di tutti i lavori fornendo indicazioni preziose su come procedere e mantenendo costante il dialogo con l’UNESCO.”