Gaeta, il Tar esclude definitivamente il concorso per l’assunzione di nuovi Vigili Urbani

Il Comune di Gaeta dovrà pagare 4mila euro di spese di onorari professionali e per la causa che ha visto lo stesso ente doversi opporre al ricorso di cinque vigili urbani che hanno presentato opposizione al tribunale amministrativo regionale contro l’indizione di nuove procedure concorsuali e graduatorie per nuove assunzioni. Infatti non solo la beffa del pagamento di 4mila euro di denaro pubblico dalle casse comunali, ma soprattutto il danno di non poter indire nuove procedure per assunzioni o altre graduatorie.

Perché in effetti il ricorso dei cinque esclusi secondo il Tar è più che legittimo visto che, avendo maturato oltre tre anni di lavoro a tempo determinato, devono ora essere assunti a tempo indeterminato. E non come erroneamente fatto dall’attuale amministrazione comunale, che non solo non gli ha rinnovato il contratto a tempo in scadenza, e fin qui niente di male, ma ha poi indetto nuovi concorsi, e questo non era possibile. Non si può. Tutto fermo perciò, secondo le due sentenze gemelle emesse dal tribunale, riunito in collegio, che ha sancito la definitiva sconfitta del Comune di Gaeta il 24 dicembre scorso.


Atti illegittimi per eccesso di potere e contradditorietà: queste le parole usate nel dispositivo per definire l’operazione messa in atto dall’amministrazione comunale che, peraltro, nella contestazione di alcuni presupposti viene palesemente smentita dal collegio giudicante quando si tratta di esprimersi sulle scuse avanzate riguardo alle scarse risorse per le assunzioni dei cinque.

“Il Comune – si legge tra l’altro in un passaggio ben preciso – non ha affatto inteso fronteggiare le esigenze di maggior presenza dei presidi di Polizia Locale per il controllo del territorio derivanti dal maggior afflusso di turisti nei mesi estivi, ed in specie nei mesi di agosto e di settembre, come affermato nelle premesse della deliberazione n. 107/2013. In realtà, il Comune ha esercitato il potere in esame per il ben diverso fine di precostituirsi un’ennesima riserva di personale a tempo determinato, ad onta della disciplina su tale tipo di rapporto di lavoro“.

Quei vigili in buona sostanza dovevano essere assunti subito a tempo indeterminato per aver superato i 36 mesi previsti per legge e perché all’interno di una graduatoria ancora valida, mentre invece l’amministrazione comunale pur riconoscendo l’esigenza di nuovo personale indiceva un nuovo concorso per attivare dei contratti  a termine e eludendo il vincolo di assunzione stabile dei cinque ricorrenti. Resta tuttavia incerto ora il loro destino, anche se tutto ciò comporta un blocco per nuove assunzioni.

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