Itri, Lega Aurunca: “L’immobilismo della Giunta Comunale”

lega auruncaIl direttivo del Movimento Popolare Lega Aurunca sede di Itri intende rivolgere ai cittadini itrani l’augurio di un Felice Anno Nuovo, ben consapevole della difficoltà di formulare auspici positivi per il 2014 in presenza di un quadro politico, sociale ed economico così difficile per famiglie e imprese sia a livello nazionale e ancor di più a livello comunale.

Se la crisi morde tutta l’Italia esponendoci a gravissime conseguenze economiche e sociali, il quadro che si è delineato in questi mesi a livello locale è del tutto allarmante. La causa più evidente di quello che sta prendendo sempre più i contorni di un disastro amministrativo è l’immobilismo mostrato dalla compagine che guida il Comune di Itri ormai da qualche anno.


E’ fin troppo facile imputare all’amministrazione in carica la grave colpa di essersi trasformata in mero esattore di uno Stato al quale proprio le amministrazioni locali iniziano ad avere il dovere morale di opporsi, ma dall’introduzione della IUC, la nuova madre di tutte le imposte, possiamo partire per analizzare i gravi disservizi della raccolta differenziata. E’, poi, sotto gli occhi di tutti il blocco delle costruzioni di edilizia agevolata, che ha impedito al nostro paese di disporre di un polmone lavorativo in grado di farci superare la crisi di questo periodo occupando il lavoro di imprese e relativo indotto per molto tempo.

Abbiamo visto con i nostri occhi l’immobilismo amministrativo di fronte alla lenta agonia della struttura geodetica nei pressi della villa comunale, che priva gli itrani di uno dei pochi punti di aggregazione sportiva in un paese che ormai conta quasi undicimila abitanti. Da settimane è sotto gli occhi di tutti il blocco dei lavori in piazza Umberto I; la consegna del nuovo lotto del cimitero è frenata da gravi cavilli amministrativi e quello vecchio è in condizione di diffusa fatiscenza; il Santuario della Civita, importante polo di attrazione di turismo religioso per il nostro territorio, è stato abbandonato al suo destino; manca una politica di sviluppo turistico per il Castello Medioevale, il Museo del Brigantaggio e Campello; nessun programma di intervento straordinario è stato predisposto per far fronte ai gravi effetti che la crisi economica sta determinando sulle famiglie itrane e non si registrano interventi a sostegno dell’occupazione locale; il nodo della viabilità con il piano regolatore è al palo oltre alle politiche agricole e forestali. Ancora nessuno ha capito cosa farà Itri “da grande”. Gli unici interventi di opere pubbliche intraprese sono stati finanziati con mutui, che strozzeranno per gli anni a venire i nostri concittadini mentre alcuna capacità di attrarre finanziamenti europei o di enti sovra-comunali è stata dimostrata dagli amministratori.

Di fronte a questa grave situazione rivolgiamo un appello alle forze più responsabili della stessa maggioranza e dell’opposizione affinchè si imprima alla amministrazione del Comune di Itri una svolta capace di superare difficoltà che rischiano di condannarci tutti al regresso sociale ed economico o, in alternativa, a prendere serenamente atto di un fallimento politico prima che esso ne travolga gli stessi artefici. Con questo intervento speriamo di aver dato il nostro contributo agli amministratori a prendere coscienza della grave situazione del nostro paese e cogliere la necessità espressa da più parti di un profondo rinnovamento della politica e del suo modo di rapportarsi al territorio e ai cittadini.