Omicidio Radicioli e Marchionne, i tre Botticelli chiedono di risarcire le famiglie delle vittime

*Stefano Botticelli*
*Stefano Botticelli*

Vogliono risarcire i familiari delle vittime. I Botticelli, nella prima udienza a loro carico per il duplice omicidio e il duplice tentato omicidio di Sezze Scalo, hanno sostenuto di voler offrire un indennizzo ai familiari di Alessandro Radicioli e Tiziano Marchionne, particolare che consentirebbe loro di far uscire dal processo le parti civili e dover contrastare così soltanto il pubblico ministero, oltre a ottenere un punto a loro vantaggio quando arriverà il momento della sentenza. Stefano Botticelli, il fratello Maurizio e il nipote Enrico hanno così chiesto un breve rinvio del processo, per poter fare una proposta, e l’udienza è stata fatta slittare al prossimo 18 febbraio.

*Maurizio Botticelli*
*Maurizio Botticelli*

Davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Latina, presieduta dal giudice Pierfrancesco De Angelis, a latere Simona Santaroni, si sono intanto costituite appunto le parti civili, tramite gli avvocati Angelo e Oreste Palmieri, Fabrizio D’Amico, Fabrizio Cannizzo, Dino Lucchetti e Cesare Coletta. I Botticelli si sono invece presentati in aula difesi dagli avvocati Abbet, Giuseppe Poscia e Alessandro Paletta. Un’udienza che si è risolta nell’arco di venti minuti. Si torna in aula il 18 febbraio e occorrerà vedere, alla luce della proposta di risarcimento che faranno i Botticelli, cosa decideranno le parti civili.


I tre setini sono appunto finiti a giudizio, con rito immediato, per le uccisioni di Radicioli e Marchionne e per il duplice tentato omicidio di Gianluca Ciprian, fatti avvenuti il 29 ottobre 2012, nell’area di servizio Eni di Sezze Scalo. Secondo gli inquirenti, il 29 ottobre Alessandro Radicioli, di Latina, si era incontrato con Stefano Botticelli per chiedergli ancora una volta il pagamento di un debito, che gli investigatori ipotizzano legato a un traffico di droga. Nell’area di servizio la situazione sarebbe però ben presto degenerata e Stefano, raggiunto dal fratello Maurizio e dal nipote Enrico, avrebbe affrontato Radicioli e gli amici di quest’ultimo, i latinensi Marchionne e Gianluca Ciprian, armi in pugno. Sull’asfalto rimasero i corpi di Radicioli e Marchionne e Ciprian per due volte sfuggì alla morte.

*Enrico Botticelli*
*Enrico Botticelli*

Una ricostruzione dei fatti supportata dal racconto di Umberto Gori, di Sezze, anche lui presente all’incontro e nel frattempo deceduto per una grave malattia, da un carabiniere libero dal servizio che si trovava a passare di là e dalle immagini catturate dalle telecamere di sorveglianza del distributore di carburante.

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