Il Ministero della Giustizia dovrà allentare i cordoni della borsa. Per tre anni e mezzo il funzionario Bernardo Di Crosta ha svolto l’incarico di dirigente in Procura, a Latina. Un lavoro difficile e impegnativo. Ma quando si è trattato di pagare lo stipendio in via Arenula non hanno voluto sentire ragioni. Bene l’attività di Di Crosta, ma niente retribuzione da dirigente.
Il funzionario, tramite l’avvocato Pasquale Lattari, si è rivolto al Tribunale di Latina. Il giudice del lavoro Corradino Diana gli ha ora dato ragione. Il magistrato ha condannato il Ministero a pagare al funzionario le differenze retributive, con tanto di interessi, per il lavoro che il dipendente ha compiuto negli uffici di via Ezio, dal 6 maggio 2008 al 20 novembre 2011.
