Terracina, il Movimento 5 Stelle denuncia “l’ascensore dell’ennesimo scandalo”

terracina-panoramaCi risiamo, è sempre la stessa scena rivisitata e reinterpretata dai soliti maestri dell’incompetenza e dell’approssimazione. Nel nostro comune sembra proprio che non vi siano le capacità per realizzare opere pubbliche senza dover necessariamente cadere in errori amministrativi, illeciti, sanzioni e quant’altro venga generato dalla totale mancanza di programmazione e progettazione.

L’ ennesimo esempio riguarda il progetto che tutti ricorderete, di un parcheggio prima, e di un ascensore poi, necessari alla città per valorizzare il centro storico alto e decongestionare il traffico cittadino. Il progetto del parcheggio, che da PPE doveva sorgere nei pressi di piazza XXV aprile, riceve il nulla osta dalla Regione Lazio, accompagnato da un cospicuo finanziamento. Il progetto, come tutti saprete, per incapacità o volontà non venne mai realizzato, e costò alla comunità il risarcimento danni alla ditta vincitrice dell’appalto a cui venne giustamente riconosciuto il danno economico, saldato con tutta probabilità con parte del finanziamento regionale.


Ma allora se è così semplice, perchè non tentare di nuovo? I nostri zelanti funzionari, con la complicità dei governanti di turno, una volta imparato il trucchetto, hanno la genialità di persistere nel progetto e nella richiesta di finanziamenti. Basta spostare un po’ il tiro e progettare il mega parcheggio sulla Rampa Braschi, a pochi metri da quello del progetto originale, e si vogliono sbilanciare: accanto a questo progettano il fantomatico ascensore per il centro storico alto.

Sembra tutto così bello, ma allora, cosa c’è che non va? Ma nulla, un’inezia, è solo che nessuno dei progettisti ideatori ha notato che la zona individuata è interessata da resti archeologici di immenso valore e per questo destinata da sempre a zona archeologica e verde pubblico. Ma che noiosi che siete, e poi chi volete che vi faccia caso?

Beh, sembra proprio che qualcuno se ne sia accorto, questo qualcuno si chiama Soprintendenza ai Beni Archeologici ed è proprio quell’ente che in zone di questo tipo, qualunque funzionario dovrebbe consultare prima di metter mano a impegni con la collettività. Quindi il progetto viene improvvisamente abbandonato e la sofferenza è tale che a distanza di anni non si riesce ancora a rimuovere il cartello di inizio lavori… Ma non crediate che l’incompetenza si dia per vinta.

Infatti i nostri amministratori in data 18 dicembre 2013, deliberano un nuovo spostamento per la costruzione di questo parcheggio ad una tratto del Parco Oasi (ex area rossi).

Proprio così la deliberazione di giunta numero 229 (in allegato) stabilisce che il parcheggio con relativo ascensore si debba fare, e non nella posizione originaria, ma in un’area già destinata a parco pubblico e già interessata da un altro progetto già parzialmente avviato per la realizzazione di un parco botanico e archeologico.

Non ci vuole un genio per intuire che anche la posizione prevista dopo questa translazione abbia gli stessi identici problemi di vincoli archeologici, ed ovviamente i nostri assessori con il parere dei fantastici tecnici comunali che cosa fanno?!?! Già scottati dalla recente esperienza, si limitano a citare solo il parere della soprintendenza ai beni Architettonici e Paesaggistici che non si occupa dei reperti che sono sotto il suolo dove si deve scavare, che invece sono di competenza della stessa Soprintendenza ai Beni Archeologici che li ha già bloccati una volta sullo stesso progetto.

Ricordiamo a questi signori che la zona in questione “è un sito archeologico”, si trova proprio nel mezzo di due scavi che hanno già mostrato la presenza di beni archeologici e queste zone (indicate nella mappa sotto) sono lo scavo che si trova dietro il distributore Esso, e il pozzo dietro il distributore Agip.

Quindi a meno che tutte le teorie matematiche enunciate dai nostri avi siano completamente errate, con molta probabilità non appena si inizierà a scavare emergerebbero reperti di valore inestimabile e le conseguenze le conosciamo tutti. Visto che il caso risulterebbe in tutto e per tutto uguale a quello di un altro parco che si voleva trasformare in parcheggio: il Montuno.

E’ dunque questa l’eredità che ci lascerà la giunta civica? Che differenza c’è con le delibere insensate dalle giunte precedenti? Fondi regionali per scavare buche e poi ricoprirle? Soldi pubblici sperperati per totale negligenza? Ma la giunta civica non era stata scelta per competenza? Auguriamo agli assessori Cerilli, Di Sauro, Percoco, Selvaggi e Tintari che hanno firmato l’atto, di tornarsene quanto prima a casa ed astenersi dal danneggiare ulteriormente il nostro comune. Ovviamente estendiamo l’invito anche a Sindaco e Vicesindaco che sono completamente inadatti a vigilare sull’operato dei loro tecnici Percoco e Leone ai quali, nonostante siano già stati rinviati a giudizio, continuano ad affidare l’incarico di gestire ed amministrare soldi pubblici che vengono immancabilmente sperperati ed elargiti in maniera poco trasparente e persi senza che nulla veda mai realizzazione.

Noi dal canto nostro chiederemo ai nostri portavoce in regione di far luce sulla legittimità del finanziamento concesso, continueremo a mettere al corrente tutti voi delle loro nefandezze. Informeremo, se eventualmente non lo fossero già la Soprintendenza ai Beni Archeologici e la magistratura competente dell’uso improprio di atti amministrativi e degli abusi che i nostri amministratori continuano a compiere alle spalle dei cittadini.

Gruppo di Lavoro Ambiente Urbanistica e Mobilità del M5S Terracina

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