“Fantasmi d’opera”, il concerto all’auditorium Vittorio Foa di Formia

*Limes Ensemble*
*Limes Ensemble*

Il concerto di domenica 19 gennaio ore 18.30 presso l’Auditorium Vittorio Foa di Formia, si colloca all’interno di un solco tracciato dal Maestro Luigi Pecchia che vede nel concetto di limes il comune denominatore della rassegna musicale “Concertistica”.

A salire sul palco sarà il Limes Ensemble, organico dalla struttura variabile, senza “confini”, anche di repertorio. L’ensemble che si avrà l’occasione di ascoltare il 19 sarà infatti composto da un quartetto d’archi con pianoforte (violino, viola, violoncello e pianoforte) e la voce del soprano Silvia Colombini, in una compagine esecutiva particolare ed inaspettata che promette di stupire.


Rispetto a questo genere di repertorio, l’ascolto porta solitamente ad una combinazione orchestrale o un accostamento di voce e pianoforte. In entrambi i casi, invece, il Maestro Luigi Pecchia ha proceduto ad una trascrizione che poi è stata necessariamente una riscrittura della partitura: “laddove il repertorio classico prevedeva un’orchestra ho ricavato delle partiture per un’esecuzione di archi, pianoforte e voce. Mentre, per i brani pensati in origine per voce e pianoforte, ho ampliato l’organico esecutivo inserendo gli archi con il pianoforte, il tutto nello spirito di una completa riscrittura e rivisitazione dei singoli brani” afferma egli stesso.

Entrando nel merito del repertorio eseguito, esso è costituito interamente di trascrizioni originali del Maestro Pecchia. Questo stesso programma è stato inoltre eseguito durante la tournée nella primavera 2013 che il Limes Ensemble, con questa formazione e la splendida voce del soprano Silvia Colombini, hanno svolto in Cina e presso l’Ambasciata Italiana in Sudan, suonando in alcuni dei più grandi ed importanti teatri dei rispettivi paesi, quali la prestigiosa Concert Hall di Shanghai, e raccogliendo sempre applausi e dimostrazioni di stima, al punto che nel 2015 sono stati invitati per dar vita ad una nuova tournée cinese.

“Il programma specifico è una miscellanea di arie d’opera e romanze da camera tra le più conosciute. È inoltre presente un’altra rivisitazione non solo dell’opera lirica ma anche dell’operetta, con romanze quali “Vilja Lied” ( dalla “Vedova Allegra”), o “Meine Lippen” (dalla “Giuditta”) che sono anch’esse alcune tra le più famose romanze entrate nel repertorio dei soprani di tutto il mondo”.

A conclusione del concerto ci saranno poi tre canzoni napoletane che permetteranno all’ensemble di presentarsi con un repertorio più “popolare”, nello spirito della grande canzone d’autore napoletana. Nuove ed originali saranno anche le esecuzioni solo strumentali di “Intermezzi” d’Opera, quali “Manon Lescaut” e “Cavalleria Rusticana”.

Il risultato è un ascolto unico ed eccezionale nel suo genere “classico”. In questa linea si colloca anche il titolo del concerto “Fantasmi d’opera”, poiché i brani eseguiti non sono una versione originale ma “fantasmi nel senso di reminiscenze, atmosfere che cerchiamo di ricreare, e che provengono dalla tradizione operistica rivisitata in maniera diversa nell’organico strumentale e nella sensibilità dell’ascolto”.

L’abilità del Limes Ensemble consiste proprio in questo sapersi districare nel variegato campo artistico musicale, “continuiamo ad inserire anche altri brani, possiamo relazionarci sia con il repertorio belcantistico tipicamente italiano (trascrizioni e rielaborazioni per la nostra formazione) che con brani tratti non soltanto dalla nostra tradizione popolare”, oltre ad un repertorio strumentale della più nota tradizione colta che li porterà, il prossimo settembre ad essere ospiti dell’Associazione degli Amici del Loggione del Teatro alla Scala di Milano. Limes significa tutto questo, repertorio musicale, formazione, ma anche idee e progetti in continuo
e costante divenire. Senz’altro da ascoltare.

(scritto da Piera Francesca Mastantuono)