Il cuore slow di Cori e Giulianello

*Un momento del consiglio regionale slow  food a Stoza*
*Un momento del consiglio regionale slow food a Stoza*

Tra storia e natura, il gusto del benessere. Il Consiglio regionale dell’Associazione internazionale Slow Food ospite nei giorni scorsi dell’ottocentesco casale di Stoza, dalla cui torretta si controllava tutto il latifondo, trasformato dalla Cooperativa Cincinnato in una struttura ricettiva. Qui antico e moderno si fondono armoniosamente e la tradizione enogastronomica locale si sposa con la creatività dei piatti e i vini di qualità.

Il Consiglio è stato accolto dai gestori del complesso e dal suo Presidente Nazzareno Milita insieme alla storica condotta Slow Food Cori – Giulianello con il suo fiduciario Augusto Marchetti. Una visita guidata nel suggestivo scenario, interno ed esterno, che si erge sulla collinetta alle porte del paese, immerso tra vigneti ed oliveti, con vista panoramica sulla costa pontina, fino al promontorio del Circeo, e verso la Città d’Arte arroccata alle sue spalle.


Rinfrancati dal fatto che in questi bei luoghi batte ancora prepotente un “cuore slow”, grazie anche alla comunità del cibo di Terra Madre delle «Cicoriare», raccoglitrici di erbe spontanee, molto attiva sul territorio, si è dato inizio ai lavori associativi, svolti nella splendida bottaia e finalizzati all’avvio di un percorso di riflessioni che porteranno a giugno 2014 al Congresso Nazionale dell’Associazione.

Una partecipazione senza precedenti. Erano presenti i rappresentanti delle condotte (realtà associative a livello comunale) provenienti da tutto il Lazio. Oltre ai vertici regionali anche il presidente di Slow Food Italia Roberto Burdese, giunto appositamente da Bra (To) per condividere il percorso con i riferimenti locali. Il dibattito è stato profondo e costruttivo, discorsi e idee che si sono avvicendati sulle linee guida tracciate da Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, nel suo ultimo libro «Cibo e Libertà».