Prima truffato di parecchi soldi e poi fatto fuori quando si è reso conto di quello che stava accadendo. Questo, a quanto pare, l’epilogo dell’omicidio di Vincenzo Del Prete, l’imprenditore ittico di Terracina ucciso lo scorso 18 novembre fuori la sua villa nella periferia di Borgo Hermada.
A questo sono arrivate le indagini lampo della polizia di Terracina, con i colleghi della Mobile di Latina e lo Sco di Roma. Qualche giorno fa avevano fermato i presunti killer, Gianpiero Miglietta e Tommy Maida di Aprilia, e ieri quelli che sono ritenuti le ‘menti’, i mandandi dell’efferato omicidio.
Si tratta di Marino Cerasoli, 50enne di San Felice Circeo, e Roberto Bandiziol, 57enne di Latina. Secondo le risultanze investigative Cerasoli, consulente per una ditta di fotovoltaici, avrebbe truffato Del Prete che, fidandosi del 50enne, gli aveva dato soldi da investire in attività legate al fotovoltaico e alla coltivazione delle barbabietole.
Inizialmente l’imprenditore di Terracina sarebbe stato tranquillo, certo di aver messo il suo denaro in buone mani e che l’investimento avrebbe fruttato. E invece secondo gli inquirenti Cerasoli si sarebbe appropriato dei soldi falsificando i conti correnti e mostrando a Del Prete ricevute false pari a 3 milioni di euro.
Importanti elementi alla polizia sono arrivati dall’interrogatorio di Tommy Maida che ieri mattina aveva fornito dettagli determinanti per ricomporre le ultime tessere del mosaico.
Cerasoli e Bandiziol sono stati fermati mentre si preparavano alla fuga. Sembra, però, che per chiudere definitivamente il cerchio manchi un’altra persona.
Alla fine Del Prete si sarebbe insospettito, e a quel punto sarebbe scattato il piano per eliminare l’uomo. Marino Cerasoli avrebbe chiamato in causa il socio Roberto Bandiziol con il compito di assoldare la ‘manovalnza’, Maida e Miglietta, pagati circa 20 mila euro per mettere il terracinese una volta per tutte fuori gioco.
Intanto il gip Guido Marcelli, che ieri aveva interrogato Tommy Maida e Gianpiero Miglietta, ha sciolto la riserva sulla misura della custodia da applicare nei confronti dei due presunti killer di Vincenzo Del Prete: restano entrambi rinchiusi in via Aspromonte.
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