Priverno, il sindaco Delogu sulla gestione del servizio idrico: ” E’ necessaria una riforma”

*Angelo Delogu*
*Angelo Delogu*

“La fuga del socio privato con il ‘malloppo’ non fa che confermare i dubbi espressi non più tardi di questa estate”. Si può riassumere con queste poche parole il pensiero del sindaco Angelo Delogu sull’affaire
Acqualatina.

“Ora che Idrolatina lascia ai Comuni l’incombenza di ripianare una situazione finanziaria critica e deficitaria – afferma il primo cittadino privernate -, viene a galla il bluff dell’ex Presidente della Provincia Armando Cusani. Nel corso delle varie Conferenze dei sindaci avevo messo in evidenza più e più volte come il piano di ‘ripubblicizzazione’ da lui proposto fosse solo una bufala, uno specchietto per le allodole tanto per prendere tempo. E ora i fatti mi danno ragione”.


A settembre dello scorso anno il sindaco di Priverno fu tra quei primi cittadini dell’ATO 4 che si opposero alla decisione della Conferenza dei sindaci “Già in quell’occasione sollevai dei dubbi sull’operazione che l’ex Presidente Cusani avrebbe voluto portare in porto. Non erano chiari i limiti e i compiti del suo mandato e non era chiaro, soprattutto, come i Comuni e dunque i cittadini, attraverso l’acquisizione delle quote del privato, avrebbero dovuto farsi carico della situazione finanziaria e dei problemi della società. Tentammo di opporci, ma nessuno volle ascoltare le nostre obiezioni. Purtroppo, il tempo ci ha dato ragione ed ha smascherato l’inganno dell’ex Presidente Cusani. È decaduto tanto lui, quanto la sua operazione, anche se ora, non contento, vorrebbe trasferirsi in Europa”.

La Regione Lazio, nel frattempo, sta studiando una riforma globale del sistema regionale di gestione del ciclo delle acque, che porti ad una effettiva ripubblicizzazione del servizio. Ed è questa l’unica strada percorribile secondo il Sindaco Delogu. “A questo punto – conclude il primo cittadino del centro collinare lepino – si dovrà prendere in seria considerazione l’ipotesi avanzata dal Presidente Zingaretti. È necessaria una riforma generale del sistema di gestione del servizio idrico, che permetta una riqualificazione dell’intera rete e, soprattutto, restituisca dignità al risultato referendario. Non dobbiamo dimenticare che i cittadini, non più tardi di due anni fa, hanno espresso il loro volere, chiedendo a suon di voti la ripubblicizzazione, vera, della gestione del ciclo idrico. Dei politici seri – chiude il sindaco Delogu – si impegnerebbero affinché la volontà popolare sia rispettata e non tenterebbero dei colpi ad effetto per coprire le fughe di altri”.