Debiti saldati “a discrezione”: la denuncia del centrosinistra

I consiglieri di centrosinistra Giovannini, Tomassetti e Porcelli
I consiglieri di centrosinistra Giovannini, Tomassetti e Porcelli

«Al Comune di Aprilia si persegue uno strano metodo per saldare le fatture presentate da fornitori di beni e servizi alla Pubblica Amministrazione. E in questo maniera non sono garantite né la trasparenza amministrativa, né i diritti degli imprenditori che vantano crediti scaduti da anni eppure debbono intraprendere azioni legali per ottenerne il pagamento. E vorremmo aggiungere, non sono tutelati neanche gli interessi dei cittadini di Aprilia, perché le risorse finanziarie del Comune vengono gestire un maniera poco ortodossa e del tutto discrezionale».

I consiglieri comunali del Partito Democratico e Sinistra, Ecologia e Libertà, Monica Tomassetti, Vincenzo Giovannini e Carmen Porcelli, sparano a zero in merito alla documentazione acquisita negli ultimi mesi sugli accordi transattivi compiuti dall’amministrazione Terra.


A suscitare la curiosità delle due consigliere, le quali hanno deciso successivamente di analizzare una ad una le transazioni concluse negli ultimi mesi, il procedimento seguito dal settore Finanze per il pagamento dei debiti pregressi, accordi e pagamenti che non sono avvenuti secondo un ordine cronologico basato sull’anzianità del credito scaduto.

«A leggere le carte delle transazioni sottoscritte in questi ultimi mesi dal Sindaco e dai suoi delegati vengono i brividi – commentano in una nota stampa Monica Tomassetti, Carmen Porcelli e Vincenzo Giovannini – un po’ per le cifre a sei zeri, un po’ per scelte che difficilmente si riescono a comprendere e le cui perplessità sembrano assalire anche membri eccellenti della giunta, come il vice Sindaco Franco Gabriele il quale, forse per non sommare altri pensieri a quelli del suo settore – l’urbanistica – ha forse preferito defilarsi e prendere le distanze da due operazioni di rilievo». «Dopo tante richieste di accesso agli atti e l’approfondimento della documentazione venuta in nostro possesso, abbiamo compreso che ci sono imprenditori che riescono ad incassare dal Comune di Aprilia in tempi relativamente brevi, ed in alcuni casi anche senza intraprendere attività giudiziarie; altri che invece devono depositare in tribunale ricorsi su ricorsi». Le consigliere del Pd e Sel fanno nomi e conti: la Progetto Ambiente, ad esempio, società a totale capitale pubblico che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, ha depositato in Tribunale atti per richiedere somme per circa 2.600.000 euro, ed ha poi richiesto ufficialmente al Comune il pagamento di altri 1.600.000 euro circa; la Progetto Ambiente dopo aver intrapreso queste azioni si è dovuta accontentare – si fa per dire – del pagamento di € 2.300.000 in cinque anni. Invece diversamente accade per la società alla quale è stato dato in gestione il trasporto pubblico locale, la Ago Trasporti: in un anno e mezzo è riuscita ad incassare circa 715.000 euro a fronte di un credito complessivo di 793.000 euro ottenendo anche a farsi rinnovare il contratto a condizioni migliorative rispetto a quelle attuali. «Questi imprenditori hanno tratto dei benefici dagli accordi transattivi, mentre l’istituto della transazione implica concessioni reciproche, ovvero che il contenzioso si risolva attraverso il reciproco sacrificio, sacrificio che non si ravvisa nelle somme riconosciute agli imprenditori beneficiari».

I tre esponenti del centrosinistra si dicono perplessi anche per conclusione di un altro accordo, quello sottoscritto con la società proprietaria degli immobili – la Est Capital, al centro di una inchiesta avviata dalla guardia di Finanza di Padova, secondo la quale la società è accusata di elusione fiscale per 17 milioni di euro – dove dovrebbe essere attivo il super-ufficio tributi del comune di Aprilia. «In questa transazione – chiosano Giovannini, Tomassetti e Porcelli – siamo quasi all’inverosimile: non si comprende quant’è il credito vantato dalla società Est Capital e a quale titolo. Si sostiene, infatti, che il credito del 2012 è pari a 993.872,32 euro ma vengono riconosciuti 1.000.000 di euro; il credito lievita in riferimento a fatture di cui non si ha contezza. Questa cifra a sei zeri è stata corrisposta in un’unica soluzione al 28.03.2014, mentre successivamente, entro il 30.06.2014, sono stati riconosciuti ulteriori 315.000 euro. E’ pur vero – aggiungono Giovannini, Tomassetti e Porcelli – che nel medesimo accordo si parla di lavori per rendere gli uffici utilizzabili a carico della proprietà dei locali, ma di questi lavori non vengono specificate la portata e la tipologia, né indicato il valore delle migliorie eventualmente apportate».

«Arrivati a questo punto la convocazione della Commissione trasparenza è ormai inevitabile – dicono i consiglieri del centrosinistra – anzi ci domandiamo cosa sta aspettando il Consigliere Roberto Boi a convocarla, visto che la prima ed unica risale oramai a diversi mesi fa. Certo non pretendiamo che smentisca le parole pronunciate il giorno del suo insediamento, quando disse di non voler essere “la spada di Damocle che pende sulla testa del Sindaco”, ma neanche il papavero di Morfeo, grazie al quale fargli dormire sonni tranquilli illudendolo di essere un bravo amministratore».