Attentati incendiari nei Lepini, i Risi muti davanti al gip

arrestati maenzaMuti. Interrogati dal gip Guido Marcelli, i tre maentini accusati di aver incendiato tre aziende agricole dei Lepini e una carrozzeria, per accaparrarsi gli affari legati alla futura centrale a biogas, hanno scelto il silenzio. Mauro, Mirko e Giovanni Risi, padre, figlio e nipote, difesi dall’avvocato Maria Teresa Ciotti, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Secondo i carabinieri, il 43enne Mauro Risi sarebbe stato la mente del gruppo, riuscendo a convincere i due giovani ad aiutarlo nel piano criminoso, per mettere fuori gioco la concorrenza delle aziende che dovevano conferire materiali ed energia alla vicina centrale a biogas in fase di realizzazione, garantendosi così l’esclusiva.


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