Aprilia, la Corte d’Appello conferma la condanna di primo grado del processo Aser 1

comune-di-apriliaResta l’ombra. Speravano di uscire indenni dal processo denominato Aser 1, dalla costituzione di quella società mista per la gestione dei tributi comunali che tante perdite ha portato al Comune di Aprilia, ma così non è stato. La Corte d’Appello di Roma ha rigettato l’appello presentato da politici e manager coinvolti nell’affaire, che nel 2009 avevano ottenuto dal Tribunale di Latina l’assoluzione nel merito solo per i reati di frode in pubbliche forniture e peculato.

Gli imputati erano l’ex sindaco Gianni Cosmi, l’ex vicesindaco Rosario Raco, gli ex assessori Osvaldo Sbattella, Michelino Telesca e Giorgio Nardin, e i manager Maria Grazia Schenone, Viviana Carbone, Gianfranco Paghera, Giuseppe Saggese, Daniele Cardenia e Massimo Ippoliti. Nelle motivazioni della sentenza, i giudici avevano specificato che per loro l’operazione Aser era stata compiuta a colpi di abusi d’ufficio, partendo dalla trattativa privata con cui era stato scelto il partner privato, ma che avevano deciso per il proscioglimento soltanto perché la vicenda era ormai prescritta. Gli imputati hanno fatto appello, difesi, tra gli altri, dagli avvocati Carlo Alberto e Luca Amedeo Melegari, Angelo Fiore, Antonio Pierro e Giuseppe Poscia, ma i ricorsi sono stati rigettati. La sentenza di primo grado è stata così confermata dalla Corte d’Appello.


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