Illuminazione pubblica ai privati a Fondi, Spagnardi replica a Fiore: “Esternalizzazione necessaria”

*Variante approvata durante l'ultimo consiglio*
*Comune pronto a passare di mano la gestione di illuminazione e semafori*

Si ‘riaccende’, a Fondi, la polemica sull’illuminazione pubblica e la gestione degli impianti semaforici, in procinto di passare in mano ai privati.

Se il consigliere del Partito democratico Bruno Fiore parlava di un “affidamento a terzi dei guadagni con nessun vantaggio per i cittadini”, per di più in controtendenza rispetto a quanto avviene altrove, il consigliere di maggioranza Claudio Spagnardi, presidente della Commissione Ambiente, punta a smorzare le polemiche.


“Il Comune di Fondi non è per nulla in controtendenza poiché già tantissimi Comuni in tutta Italia si sono mossi in questa direzione”, esordisce l’esponente di Forza Italia. “Egli presumibilmente ignora che l’esternalizzazione del servizio di illuminazione pubblica è contemplato dalle Linee Guida Operative per la gestione degli impianti di pubblica illuminazione redatto nel 2013 dall’Ancitel, principale società dell’Anci che supporta gli enti locali nella gestione di tutti i processi di innovazione. A fronte dei problemi derivanti da un’impiantistica obsoleta, e pertanto anche molto costosa in termini gestionali, di manutenzione, sicurezza e impatto ambientale l’amministrazione ha valutato le potenzialità derivanti da interventi di adeguamento e messa in sicurezza degli impianti esistenti, in grado di elevare gli standard di sicurezza e gestionali, di minimizzare gli impatti ambientali e di ridurre i costi”.

*Impianto a led. L'illuminazione che verrà*
*Necessarie, tra le altre cose, lampade a risparmio energetico*

Una semplice scelta di necessità, dunque, per Spagnardi. Tanto più in considerazione dello stato delle finanze degli Enti locali, con le risorse ridotte al lumicino. “Si tratta di costi molto elevati e crescenti in quanto dipendenti dall’incremento sia del costo dell’energia che degli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti”, spiega Spagnardi. “Il servizio di pubblica illuminazione è uno degli elementi con cui si può misurare la capacità del sistema pubblico locale di riuscire a superare questo difficile momento di crisi economica trasformando le criticità in potenzialità. I tagli dello Stato centrale e la rigidità del Patto di stabilità, con l’impossibilità di accendere nuovi mutui presso la Cassa Depositi e Prestiti, non permettono infatti al Comune di procedere con risorse proprie e direttamente al complessivo intervento di efficientamento. Allo stato attuale si registra una spesa di circa 790mila euro annui, tra costi di energia elettrica e manutenzione. L’indirizzo deliberato dal consiglio comunale il 16 dicembre scorso prevede che, a fronte di una spesa annua ridotta rispetto a quella corrente, si proceda ad un intervento di efficientamento energetico con la sostituzione delle attuali lampade con quelle a risparmio energetico e la messa in sicurezza dei circa 4mila punti luce e di tutti gli impianti semaforici”.

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