Zingaretti: “Terra ai giovani è un grande successo”

"Palazzo della Regione Lazio"
“Palazzo della Regione Lazio”

E’ stato pubblicato oggi il bando ‘Terre ai giovani’ per assegnare 350 ettari del patrimonio Arsial agli agricoltori. All’avviso pubblico per la manifestazione d’interesse, dal momento dell’annuncio, hanno risposto circa 340 potenziali affittuari e da oggi coloro che vorranno prendere in affitto le terre messe a bando avranno 60 giorni di tempo per espletare le necessarie procedure di partecipazione. Il bando è disponibile sul sito della Regione Lazio al link: www.regione.lazio.it/terreaigiovani.

“E’ un grande successo – commenta il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – l’agricoltura rappresenta un settore trainante per la nostra economia e proprio lavorando a progetti concreti come questo siamo in grado di creare nuove opportunità di lavoro e di sviluppo sostenibile”.


“Imprenditori agricoli non si nasce – dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Sonia Ricci – per questo gli agricoltori verranno accompagnati nel loro percorso sia dal punto di vista creditizio che tecnico. E’ fondamentale per noi dare ai giovani non solo la speranza ma nuove e concrete opportunità di lavoro in un settore che, contrariamente ad altri, ha dato segnali di ripresa e crescita rilevanti”. “Il bando prevede la concessione in affitto di 8 terreni di proprietà Arsial, per un totale di 320 ettari – spiega il Commissario straordinario dell’Arsial, Antonio Rosati – siti in provincia di Roma (Comuni di Roma, Cerveteri, Ladispoli, Magliano Romano, Nazzano) e di Viterbo (Montalto di Castro, Proceno, Tarquinia). Inoltre abbiamo previsto una copertura finanziaria di 150 mila euro per le start up e di 500 mila euro per la parte investimenti, garantiti presso le banche dal patrimonio Arsial. La durata dell’affitto prevista è di 15 anni, rinnovabile di ulteriori 15 su richiesta del concessionario”. “Possono partecipare al bando i giovani, futuri o attuali imprenditori agricoli, tra i 18 e i 39 anni – conclude Rosati – gli imprenditori agricoli e i coltivatori diretti, di qualsiasi età, con sede sociale in uno dei Comuni della regione Lazio. In un momento delicato come quello attuale, dimostriamo che l’agroalimentare può aiutare ad uscire dalla crisi valorizzando il patrimonio pubblico”.