Il tramezzo e l’occupazione fantasma, l’opposizione di Lenola: “Dall’amministrazione vogliamo chiarezza”

*Il Municipio di Lenola*
*Il Municipio di Lenola*

L’assessore alla Pubblica istruzione e al Personale Paola Izzi ha affermato con fermezza, per sgomberare il campo da ogni polemica, che l’intero caso è basato su “una bufala”, spiegando passo dopo passo la propria versione dei fatti. E precisando tra le altre cose che, da parte sua e del marito, non c’è stato “alcun abuso, né occupazione”.

Insomma, per loro l’unica ‘colpa’, enfatizzata ingiustamente dalla politica, è quella di confinare con uno stabile di proprietà comunale a due passi dal Municipio di Lenola, attualmente in fase di ristrutturazione con fondi regionali.


Ma la vicenda della presunta occupazione di una piccola porzione di detto stabile, che nelle scorse settimane, dopo un esposto, aveva portato ad accertamenti dei carabinieri, pare non essersi del tutto chiusa, quantomeno a livello ‘formale’.

Quasi in concomitanza con le dichiarazioni ufficiali della Izzi, infatti, nella mattinata di lunedì il consigliere di minoranza Fernando Magnafico – dietro la spinta del gruppo del ‘Movimento civico’ e per conto dell’altro consigliere d’opposizione Severino Marrocco – ha presentato agli uffici comunali “apposita interrogazione e richiesta chiarimenti sulle voci di controlli effettuati dall’Arma dei carabinieri in Comune”.

*Il consigliere Magnafico*
*Il consigliere Magnafico*

“Gli stessi militari avrebbero acquisito notizie e documenti relativi a presunte manomissioni all’interno dell’edificio allo scopo di rendere autonomo un locale, separandolo dal resto della struttura, in funzione di un vantaggio privato”, scrivono dal Movimento. Da qui, la richiesta del consigliere Magnafico e del compagno di banco all’opposizione Marrocco, esponente di ‘Per Lenola’, “di conoscere se ci sono stati controlli, sopralluoghi, acquisizioni di documenti, riguardanti l’edificio di che trattasi, da parte delle forze dell’ordine”.

I rappresentanti d’opposizione hanno inoltre chiesto di sapere se l’amministrazione “fosse stata a conoscenza di eventuali alterazioni effettuate all’interno dell’edificio e quali iniziative abbia ufficialmente intrapreso per fare in modo di riportare il tutto nella normalità”.

Nella medesima nota, in merito alla paventata cessione di una porzione dell’immobile comunale ai privati – un concreto personale interessamento, poi ad ogni modo scemato, confermato dallo stesso assessore Izzi – i consiglieri chiedono se “l’amministrazione sia consapevole che l’edificio, essendo oggetto di finanziamento regionale, non può essere alienato neppure in parte”.

A seguire, l’ufficiale richiesta di accesso a tutti i carteggi inerenti il caso, dall’eventuale verbale delle forze dell’ordine agli atti amministrativi, passando per quelli prodotti dai privati.

***ARTICOLO CORRELATO*** (Lo stabile comunale ed il marito dell’assessore: carabinieri al Muncipio di Lenola – 16 marzo -)